Dante, la memoria, la scuola, la malattia
FESTIVAL GEMELLATO CON
LA FESTA DELLA SCUOLA (ASCOLI PICENO)
FESTA DI SCIENZA E FILOSOFIA (FOLIGNO)
FESTE ARCHIMEDEE (SIRACUSA)
FESTIVAL DELLA CRESCITA (MILANO)
ANTICONTEMPORANEO (CASSINO)
PAROLE IN CAMMINO (SIENA)
X-OFF. CONVERSAZIONI SUL FUTURO (LECCE)
DANTE SENZA FRONTIERE (SALERNO)
UN PROGETTO IN COLLABORAZIONE CON:
la SOCIETà DANTE ALIGHIERI
Con il sostegno di ZANICHELLI e MONDADORI EDUCATION
Direzione artistica: Massimo Arcangeli, Raffaello Palumbo Mosca
Direzione organizzativa: Diego Palma
Coordinamento generale: Fabio Di Nicola
Comitato scientifico: Edda Cancelliere, Milton Fernàndez, Riccardo Gualdo, Pierluigi Mingarelli, Mario Morcellini, Carlo Pulsoni, Davide Rondoni, Ottavio Rossani
Civita in giallo: Fabio Mundadori
Ufficio stampa: Massimiliano Bellavista
Coordinamento locale: Andrea Ciarrocchi
Coordinamento Premio poesia “Caro poeta”: Patrizia Marchei
Contributi video: Gianni Gadaleto
Tecnico audio e video: Andrea Artemi
Diretta Streaming: Alessandro Russo
Coordinamento per il territorio: Doriana D’Elia
Realizzazione grafica e sito web: Antonio Silvestri e Stefano Palma




Ne ha parlato perfino il “New York Times”. Con le sue erosioni dal basso, con le sue magiche e rarefatte prospettive aeree, con la sua capacità di dominare dall’alto il territorio al pari di una fortezza, con i suoi “ponti” quasi sospesi nel tempo e nello spazio, il borgo di Civita di Bagnoregio è un simbolo naturale della cultura che resiste, attraverso la conservazione caparbia di una memoria che si tramanda da secoli. Un luogo ideale per avviare riflessioni e letture fra narrativa e poesia, filosofia e scienza, lavoro critico ed esperienza personale (per una parola che è ancora fortunatamente viva, e intende anzi continuare a vivere), come primo passo per la realizzazione di un progetto di ampio respiro che trae ben più d’uno spunto dalle celebrazioni dantesche (nell’anno in corso ricorre il settecentesimo dalla morte del poeta).
La parola che non muore, che si svolge sotto la direzione artistica di Massimo Arcangeli e Raffaello Palumbo Mosca, parte dalla necessità della conservazione della memoria libraria e della memoria poetica che prende a modello proprio la Commedia di Dante, simbolo di una poesia universale che continua a parlare, in tante lingue disseminate per il mondo, a milioni e milioni di lettori.
La memoria poetica, ultimamente al centro di un animato – e in alcuni casi aspro – dibattito sulla presunta morte dell’oggetto sul quale si fonda e si esercita, sarà chiamata innanzitutto in causa dalla quarta edizione del premio dedicato ad Annibal Caro poeta (gemellato con quello dedicato al Caro traduttore, anch’esso giunto alla sua quarta edizione), che vedrà premiato, da una giuria di qualità, il miglior libro di poesia uscito fra il 2019 e il 2021.
Quanto alla memoria libraria, nel corso della manifestazione si metterà a disposizione, per un poeta o uno scrittore, uno studioso o un artista, Casa Greco, a Civita di Bagnoregio, perché l’ospite che vi sia accolto ne faccia, soggiornandovi, luogo di ritiro, di concentrazione, di riflessione per il suo lavoro. Nell’occasione della sua nascita il compianto maestro Stelvio Cipriani ha donato a Civita, nel 2016, una sua composizione inedita.
I temi portanti dell’edizione di quest’anno, incentrato sulle celebrazioni dantesche, ruoteranno intorno ai rapporti fra scienza e letteratura, al giallo d’autore, ai luoghi e alle parole (e ai linguaggi) da riabitare e al visibile parlare. Arricchiranno il programma alcuni eventi incentrati sulla scuola (al tempo della pandemia) e una sezione tematica intitolata Un male chiamato umanità (ispirata a Norman Oliver Brown e Ferdinando Camon), anche per ribaltare la prospettiva dalla quale si è perlopiù affrontata l’emergenza sanitaria.
Nei giorni del festival sarà infine conferito il premio itinerante “Visioni” a una o più personalità di spicco del panorama nazionale o internazionale. Il premio, nato nel 2015, viene attribuito, di tappa in tappa, a personaggi che si siano distinti nel campo del giornalismo, della cultura, dell’arte, dell’imprenditoria, dello spettacolo, ecc., ed è stato assegnato, negli anni, ad Antonio Ricci, Cristina Comencini, Enrico Mentana, Corrado Augias, Carlo Freccero, Gian Antonio Stella, Lucia Annunziata, Zygmunt Bauman, Sergio Castellitto, Agnes Heller, Luciano Canfora, Piergiorgio Odifreddi, Franco Cardini, Teresa Forcades, Alberto Asor Rosa, Antonio Presti, Michele Mirabella, Francesco Bruni (regista), Mario Martone, Livio Leonardi, Carlo Degli Esposti, Lamberto Giannini e molti altri.
Nascono con questa edizione anche il premio “Civita in giallo”, che sarà attribuito a uno scrittore di gialli o di noir, e il premio “Torre di Chia” (per il centenario dalla nascita di Pier Paolo Pasolini che si celebrerà nel 2022), indirizzato agli studenti delle scuole superiori di ogni ordine e grado e dal tema Scrittura, arti visive e identità. Un altro premio, intitolato al “Tronco d’Artista”, sarà lanciato in occasione della realizzazione di un’opera di Andrea Gandini, dedicata alla figura di Annibal Caro, traduttore dell’Eneide, che sarà mostrata per la prima volta al pubblico, alla Commenda di Montefiascone, nella giornata del 3 ottobre. Qui di seguito il regolamento del premio.
Il Regolamento
Art. 1
Non ci sono limitazioni di nessun tipo per la partecipazione al premio. A tutti i partecipanti verrà rilasciato un attestato di partecipazione. Agli studenti universitari e delle scuole secondarie di primo e secondo grado che avranno aderito all’iniziativa, oltre all’attestato, verrà riconosciuto un premio in libri.
Art. 2
I partecipanti al premio dovranno inviare via e-mail, entro il 30 giugno 2022, un progetto (sviluppato in 5.000 caratteri al massimo, spazi inclusi) per la realizzazione di un “tronco d’artista”: il tronco di un albero antico su cui lavorare (dipingendolo, modellandolo, trasformandolo in un qualunque altro oggetto, ecc.) per renderlo un manufatto. I progetti ritenuti migliori, secondo il giudizio di un’apposita commissione, saranno presentati durante l’edizione della “Parola che non muore” che si svolgerà nell’autunno del 2022.
L’iscrizione al premio, e la partecipazione al festival dei migliori selezionati dalla giuria, implica l’autorizzazione, da parte dei partecipanti, alle riprese fotografiche e audiovisive che saranno effettuate durante la manifestazione, nonché la loro libera utilizzazione, per fini promozionali, giornalistici, documentari o altro, da parte dell’organizzazione. L’iscrizione al premio implica altresì la cessione a titolo gratuito dei diritti di immagine in favore dell’organizzazione stessa o dei suoi incaricati, e la rinuncia a ogni eventuale azione tesa a ottenere il pagamento di corrispettivi, indennità, rimborsi o altro connessi a quei diritti.
Art. 3
I primi tre classificati saranno ospitati, per un soggiorno di una settimana per due persone, al Borgo “La Commenda”. Al vincitore assoluto sarà offerta l’opportunità di partecipare a uno dei festival della rete “La Parola che non muore” per un soggiorno, sempre per due persone, comprensivo della copertura, da parte dell’organizzazione, delle spese di trasporto.
Art. 4
I progetti spediti via e-mail potranno essere illustrati secondo le seguenti modalità:
– verbale/espositiva (un riassunto del progetto, in chiave espositiva o narrativa);
– grafica (un dipinto, un esercizio di tecnica grafica o altro);
– multimediale (un videoclip).
Nella loro presentazione i partecipanti spiegheranno come intendono realizzare i loro progetti. La presentazione, se in modalità audiovisiva, non dovrà superare i 10 minuti di durata.