
Lettera alla prima e undicesima commissione della Camera dei deputati
I docenti che, con grande sacrificio, hanno sostenuto il concorso Straordinario Bis, accolgono con approvazione la linea d’azione, dichiarata ufficialmente da diversi esponenti della maggioranza, sul reclutamento dei partecipanti alla stessa procedura. Gli insegnanti coinvolti ritengono, infatti, che la cultura vada salvaguardata a tutti i costi, così come l’esperienza sul campo ed in ultimo, non per importanza, il lavoro delle persone.
La politica che oggi rappresenta il Paese si è infatti resa conto che, allo stato attuale, sia necessaria una valorizzazione attenta delle risorse umane, e che queste costituiscano effettivamente il cuore pulsante del Paese.
I partecipanti al concorso Straordinario Bis costituiscono quella fetta di docenti che giornalmente vive la Scuola Statale da anni e crede fermamente che debba essere lo Stato a gestire l’Istruzione: sarebbe inconcepibile impedire agli stessi di far parte a tutti gli effetti del corpo docente, mettendoli alla stregua di persone che solo oggi hanno deciso di affacciarsi nel mondo dell’Istruzione.
Chi ha partecipato allo Straordinario bis ha creduto nello Stato, uno Stato a cui ha affidato il proprio destino, certo che il potere della democrazia avrebbe trionfato.
E così è stato! L’emendamento 5.39 presentato dall’onorevole Ciancitto e sostenuto compattamente da tutta la maggioranza di Governo, è la risposta secca a chi non ha creduto nelle Istituzioni e non ha voluto affrontare il concorso, e, d’altra parte, un’iniezione di fiducia per chi non poteva accettare che un concorso pubblico, apparentemente finalizzato ad inserire in ruolo i precari con 36 mesi di servizio, si rivelasse invece una roulette russa per chi aveva dedicato la propria vita alla Scuola, in cui dover soccombere o meno a seconda dei posti apparentemente disponibili.
Qual è il nostro merito?
- Il merito di aver sostenuto un concorso difficilissimo, improvvisando, con due minuti a disposizione per poter riflettere, una lezione su una traccia estratta al momento attinente a programmi di studio immensi, illustrando, nel contempo, le più moderne metodologie didattiche utilizzate.
- Il merito di aver licenziato e diplomato generazioni di ragazzi che, grazie a Dio, conoscono Verga e Manzoni, diversamente da come alcuni detrattori dell’importanza della cultura classica vorrebbero che avvenisse.
- Il merito di aver puntato, senza riserve, sulla solidità morale del nostro Paese, un Paese che non poteva accettare di vedere in cattedra docenti improvvisati, lasciando andare alla deriva chi intanto formava le nuove generazioni ed aveva dato piena fiducia allo Stato.
- Il merito di essere già docenti a tutti gli effetti ancora prima di sostenere la prova concorsuale, e l’ha stabilito, a ragione, lo stesso bando non richiedendo una votazione minima per il superamento la prova, oltre che Unione Europea, di cui siamo parte integrante, con la sua direttiva n. 70/1999.
Sottraendoci a sterili polemiche e ricordando che la legge stabilisce che per tutte le professioni esistenti in questo paese, l’abilitazione alla professione si acquisisce dopo un periodo di ADEGUATO TIROCINIO e non superando solamente un concorso nozionistico. Un chirurgo potrebbe operare avendo superato un concorso nozionistico senza nessuna esperienza? Un dottore in giurisprudenza può sostenere l’esame di abilitazione senza aver “praticato” per almeno un anno in uno studio di Avvocati? Questi sono solo alcuni esempi ma non comprendiamo come si possa immaginare di affidare i nostri figli a persone che non hanno nessuna esperienza ed acquisito abilitazione all’insegnamento solamente tramite un concorso. Noi crediamo che queste assurde polemiche siano probabilmente dettate da esigue tendenze politiche contrarie a questo Governo, e ringraziando le forze di maggioranza e tutte quelle parti sociali che continuano a sostenerci con forza,
CHIEDIAMO:
Che venga approvato all’unanimità l’emendamento 5.39 a firma dell’Onorevole Ciancitto, che prevede il percorso abilitante con oneri a nostro carico e l’integrazione delle graduatorie di merito con tutti i partecipanti al concorso che si sono sottoposti alla prova orale, finalizzate all’immissione in ruolo.
I Precari del Coordinamento Docenti Modifichiamo il Concorso Straordinario Bis

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