
Il Sud per l’unità del Paese
Questa mattina a Napoli, alla Rotonda Diaz, c’era una folla di 50.000 persone provenienti da tutto il centro sud: dalla Sicilia all’Abruzzo, tantissimi lavoratori, studenti e pensionati per protestare contro le politiche del governo Meloni e contro l’autonomia differenziata. È stata una grande manifestazione, come non se ne vedevano da anni, con i confederali di nuovo uniti contro un comune avversario: un governo che convoca i sindacati solo a cose fatte e senza alcuna disponibilità al dialogo.
La CGIL con in testa Landini ha aperto il lungo corteo, complice anche il vento forte, che ha fatto sventolare le tante bandiere rosse, verdi e bleu di CGIL, CISL e UIL. C’erano poi i palloncini, i cori, la musica degli Almamegretta, dei 99 posse, di Pino Daniele, di Giorgio Gaber e tanti arcobaleni in una grigia mattinata di pioggia. Questo fiume colorato di persone ha sfidato la pioggia ed ha sfilato pacifico fin sotto il palco per ascoltare i discorsi di Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri, tutti e tre uniti nel rivendicare tutela dei redditi, riforma del fisco, occupazione, sicurezza sul lavoro, riforma del sistema previdenziale, politiche industriali e di investimento per un nuovo modello di sviluppo, soprattutto al Mezzogiorno e soprattutto per i giovani del Sud. «Le disuguaglianze sono aumentate e il Mezzogiorno ha pagato un prezzo doppio.
Negli ultimi venti anni un milione e 200mila giovani se ne sono andati dal Mezzogiorno per andare in giro per l’Europa o da altre parti a cercare lavoro e in buona parte questi sono anche laureati, fenomeno che ha determinato un processo di impoverimento». Questo è il vero problema del nostro Paese secondo Maurizio Landini, altro che lotta all’immigrazione! E infatti contro l’autonomia differenziata e l’emigrazione dei nostri giovani hanno sfilato con i lavoratori del pubblico impiego, della scuola, con i pensionati e gli studenti anche tanti lavoratori immigrati. Tutti verso lo sciopero generale…

Valeria Longobardi, nata, cresciuta e da cinquantaquattro anni ostinatamente residente a Castellammare di Stabia, bellissima città di mare tra Napoli e Sorrento. Laureatasi con lode in Lettere classiche presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II” con una tesi in Letteratura latina col prof. Salvatore D’Elia, ha messo da parte l’archeologia, sua passione giovanile, per dedicarsi all’insegnamento delle lingue classiche prima presso il Liceo classico “De Bottis” di Torre del Greco, poi da quindici anni ad oggi, nel Liceo classico “Plinio Seniore” di Castellammare di Stabia, dove si è occupata negli anni di coordinare attività di ampliamento dell’offerta formativa (PON, attività di orientamento in entrata ed in uscita, progetti legalità con Libera, progetti educazione ambientale con Legambiente, Notte nazionale del liceo classico) e conferenze tematiche con autori, intellettuali, rappresentanti delle istituzioni. Ha raggiunto la maggiore età come moglie ed è mamma felice e rassegnata di tre adolescenti (tutte e tre femmine e del segno del Toro). Ha molti amici carissimi e tanti interessi: l’archeologia, la letteratura, il cinema, il teatro (ha la fortuna di avere alcuni ex alunni talentuosi), le lunghe passeggiate; e coltiva poche passioni: la scuola, la politica, il buon vino. Di recente ha scoperto anche la passione per la scrittura…
[…] c’erano cinquantamila persone tra iscritti al sindacato, lavoratori, semplici cittadini e perfino studenti a protestare contro merito e metodi della politica del Governo. Non ci può più essere alcun […]