
Comitato organico aggiuntivo ex covid ata, lettera al Direttore generale del personale scolastico
Il Comitato Organico Aggiuntivo Personale ATA ed ex Covid, pone all’attenzione dell’opinione pubblica, e per conoscenza, al Ministero del Lavoro, al Ministero delle pari opportunità, al Ministero dell’istruzione e del Merito nella persona del Direttore generale del personale scolastico Dott. Filippo Serra, quanto segue:
In relazione alle richieste di alcune sigle sindacali sull’internalizzazione conseguente stabilizzazione dei lavoratori detti TIS, RMI, PERCETTORI DEL REDDITO DI CITTADINANZA e figure affini, presso gli enti della pubblica amministrazione, dove si attuano corsi di formazione atti all’inclusione al lavoro, svolgono le mansioni richieste per poche ore al giorno.
Siamo a conoscenza di richieste finalizzate alla loro internalizzazione come personale ATA.
Il personale ATA è iscritto nelle graduatorie concorsuali per possesso di titoli. Ogni scuola dispone di graduatorie di istituto per conferire gli incarichi annuali e temporanei, per l’assegnazione di supplenze e posti di diritto. Le graduatorie sono divise in tre fasce che determinano l’ordine secondo il quale sono convocati i candidati aspiranti a suddette supplenze.
Le fasce sono pertanto così suddivise:
–Prima fascia, “24 mesi” art. 554 del DL 297 del 1994.
–Seconda fascia, ad esaurimento; DM 75 del 2001
–Terza fascia, la quale include i candidati in possesso dei titoli di accesso ai profili professionali previsti dal Bando emanato dal Miur con cadenza triennale.
Alla luce di questa disposizione ministeriale DENUNCIAMO l’incostituzionalità di tali richieste,
considerato che questi lavoratori entrerebbero, a gamba tesa, senza tener conto delle graduatorie, senza tener conto dei lavoratori che già stanno intraprendendo tale percorso legalmente tramite accumulo di punteggio derivante dallo svolgimento del servizio, senza avere nemmeno molto spesso, i titoli di accesso a noi richiesti con la pretesa di un contratto a tempo indeterminato. Senza considerare che, per decreto, chi regolarmente iscritto deve accumulare ventiquattro mesi di servizio, e che per conseguirlo non impiega certamente due anni, ma molti ventiquattro mesi di servizio, e che per conseguirlo non impiega certamente due anni, ma molti di più.
Inoltre, per poter arrivare alla agognata prima fascia, è costretto a spostarsi in una regione arrivare alla agognata prima fascia, è costretto a spostarsi in una regione diversa da quella di appartenenza, sostenendo spese enormi e soffrendo per la lontananza dai diversa da quella di appartenenza, sostenendo spese enormi e soffrendo per la lontananza dai propri cari, mentre i richiedenti senza diritto di accesso alle graduatorie propri cari, mentre i richiedenti senza diritto di accesso alle graduatorie lavorano nei loro comuni di residenza.
Un’altra questione che vorremmo porre all’attenzione è quella dei progetti PUC. Tali progetti prevedono l’inclusione al lavoro a volte in ausilio alle scuole non perprevedono l’inclusione al lavoro a volte in ausilio alle scuole non per SUPPORTARE il personale ATA, ma sostituendo lo stesso, svolgendo varie mansioni. Suddetti beneficiari dopo svariati mesi olgendo varie mansioni. Suddetti beneficiari dopo svariati mesi di lavoro, pretendono l’internazionalizzazione come personale ATA, pur non avendone il diritto.
Il comitato ritiene ingiusto ed anticostituzionale avvalersi di questi lavoratori internamente alle scuole, invece di attingere dalle graduatorie di istituto di diritto e per diritto.
Ritiene poi che qualsiasi azione messa in campo per ovviare a questi provvedimenti vada contro migliaia di lavoratori facenti parte del personale ATA. È opportuno chmigliaia di lavoratori facenti parte del personale ATA. È opportuno che queste figure trovino il e queste figure trovino il loro spazio in altri comparti carenti di personale, considerato che le fasce ministeriali di loro spazio in altri comparti carenti di personale, considerato che le fasce ministeriali di reclutamento ATA, reclutamento ATA, sono strapiene di candidati.sono strapiene di candidati. Premesso questo, la maggior parte dei lavoratori ex-covid quest’anno non ha potuto pre covid quest’anno non ha potuto prestare tare servizio, e quindi accumulare punteggio utile per avanzare in graduatoria, che ricordiamo essere servizio, e quindi accumulare punteggio utile per avanzare in graduatoria, che ricordiamo essere l’unico elemento per poter arrivare alla prima fascia.
Questo Comitato pone poi in evidenza il reclutamento, durante l’emergenza pandemica, di migliaia di lavoratori ai quali non è stato riconosciuto il giusto merito, mentre altri se ne stavano i lavoratori ai quali non è stato riconosciuto il giusto merito, mentre altri se ne stavano comodamente a casa a percepire sussidi. ll personale ATA excomodamente a casa a percepire sussidi. ll personale ATA ex-Covid è sceso in campo per i figli di Covid è sceso in campo per i figli di tutta Italia.tutta Italia.
È a loro che dobbiamo molto.
È a loro che deve essere riconosciuto il merito.e riconosciuto il merito.
È a loro che si deve la stabilizzazione, grazie alla rimodulazione della legge Madia, in quanto facenti parte della pubblica amministrazione.quanto facenti parte della pubblica amministrazione.
Il Comitato Organico rganico Aggiuntivo Personale Ata ex-Covid

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A tal proposito tengo a sottolineare che ci siamo attivati a fare una diffida con un legale a difesa del nostro diritto di graduatoria. Abbiamo inoltre denunciato alla regione Puglia che ne riporta traccia in un emendamento firmato all’unanimità da tutti i rappresentanti politici.