Concorso Riservato per Dirigenti Scolastici, le critiche degli aspiranti

Concorso Riservato per Dirigenti Scolastici, le critiche degli aspiranti

16 Maggio 2023 0 Di Libero Tassella

Numerose sono state nella serata di ieri le reazioni dei docenti interessati al concorso riservato per dirigenti scolastici sia quelli bocciati allo scritto sia quelli bocciati all’orale e che avevano proposto ricorso.

Ieri essi hanno potuto finalmente conoscere la bozza del Decreto Ministeriale su cui i sindacati hanno ottenuto l’informativa, anche se da tempo già circolava una bozza del decreto.

Molti contestano i tempi della procedura del corso- concorso riservato, che putroppo non vengono specificati nella bozza del bando, il MIM vorrebbe bandire il concorso riservato in sincrono con l’ordinario ( si parla di una data successiva al 20 luglio) facendo così slittare la procedura riservata in autunno dopo quindi la ricognizione dei posti vacanti a seguito della tanto contestata razionalizzazione della rete scolastica che vedrà la soppressione di centinaia di autonomie scolastiche, quindi con la soppressione di posti per DS e DSGA.
 
Gli aspiranti invece sostengono che l’attuale graduatoria di merito del concorso ordinario per dirigenti scolastici 2017 ad agosto sarà esaurita e l’esiguo contingente di vincitori non sarà affatto sufficiente per ricoprire l’intero fabbisogno di DS per il prossimo anno scolastico 23/24.
 
Sottolineano giustamente il fatto che le istituzioni scolastiche sono alle prese con la complessa e importante progettazione del PNRR e in molte scuole , mancando i DS, saranno date in reggenza in una fase delicatissima.

A tal proposito non possiamo non convenire sul fatto delle numerose criticità nella gestione contemporanea di due scuole, tra l’altro, in un periodo post Covid, nel quale il PNRR rappresenta un’occasione unica per la Scuola.
 

I docenti che dovranno affrontare il riservato, puntano ancora il dito sulle reggenze e sulle relative indennità che rappresentano un forte costo per il Fondo Unico Nazionale.

 
Nello specifico poi i docenti ricorrenti che dovranno sostenere la prova scritta preselettiva, 100 quesiti in 120 minuti richiedono la Banca Dati per la prova scritta come strumento atto a garantire la trasparenza sui quesiti estratti dalla piattaforma del sistema informatizzato.
 
Molti sono del parere che i tempi di questo concorso debbano essere celeri e ristretti in modo da assicurare, già alla fine del corrente anno scolastico , sia un infoltimento della graduatoria del 2017 che come si è detto sta per esaurirsi, sia le prime immissioni in ruolo dei vincitori del concorso riservato dal primo settembre 2023.
 
Essi inoltre sostengono la necessità, per i ricorrenti partecipanti al riservato di non perdere uno dei tre anni di validità della graduatoria, che il Legislatore ha inteso rendere valida solo per il prossimo triennio fino al 25/26 anche se in contrasto con il Milleproroghe la bozza del decreto presentato ieri ai Sindacati prevederebbe una graduatoria ad esaurimento.