
Dirigenti Scolastici, il doppio sì dall’incontro al MIM
Sì alla rotazione triennale a partire dal 1° settembre 2023. Sì al concorso riservato per circa 4000 candidati. È quanto previsto nella bozza della direttiva appena fissata nell’incontro al MIM di oggi, 15 maggio 2023. Nello specifico, in merito alla rotazione dei dirigenti scolastici, l’obbligo avverrà a seguito di una permanenza triennale sulla stessa sede d’istruzione per un computo a decorrere dal prossimo 1° settembre. La nuova sede sarà soggetta alla scelta del candidato e avverrà, ove è possibile, per il medesimo grado o superiore. L’incarico in corso al 1° settembre sarà il primo dei tre incarichi consecutivi possibili. Allo scadere del terzo incarico triennale, il dirigente potrà esprimere le proprie preferenze verso altre sedi e il nuovo incarico sarà conferito, ove possibile, in un asituazione di medesima fascia superiore.
Deroghe alla rotazione triennale
Essa non si applicherà:
1 – ai dirigenti scolastici prossimi alla quiescenza
2 – ai beneficiari di precedenze previste da disposizioni di legge (ad esempio, da L. 104/1992)
Nella bozza il concorso riservato per ds per i docenti bocciati nelle prove del concorso bandito nel 2017 con D.D.G. 23.11.2017 e che hanno proposto ricorso nei termini di legge. La procedura riservata riguarderà circa 4000 candidati ma gli interessati potrebbero aumentare a seguito di eventuali pronunce cautelari, fino ad un massimo di 6000 candidati. Le prove di accesso al corso di formazione dovrebbero svolgersi entro il prossimo autunno.
La prova preselettiva
Sarà basata su 100 quesiti a risposta chiusa, 15 per ciascuna delle materie di cui all’articolo 10, comma 2, lettere a), c), d), e), g) e h) del decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca 3 agosto 2017, n. 138, secondo le relative aree tematiche indicate con i Quadri di riferimento pubblicati ai sensi dell’articolo 13, comma 1, lettera c) del predetto decreto e con riferimento al quadro normativo in essi richiamato aggiornato alla normativa vigente, 5 quesiti per la verifica della conoscenza di livello B2 del CEF della lingua straniera prescelta, 5 per la conoscenza degli strumenti informatici e delle tecnologie della comunicazione comunemente presenti nelle scuole. Ciascun quesito ha 4 opzioni di risposta di cui una sola corretta, per ogni risposta corretta è attribuita 1 punto per ogni errata è attribuito il punteggio di 0.
La prova avrà la durata di 120 minuti.
La prova orale
I docenti che non hanno superato la prova orale invece, sosterranno una prova orale della durata minima di 60 minuti, un colloquio su quesiti predisposti prima della prova e che saranno estratti e proposti al candidato. Anche in questo caso le prove accerteranno le conoscenze delle materie di cui all’art.10 comma 2 del Decreto 138/2017, la conoscenza della lingua straniera scelta livello B2 del CEF e la conoscenza degli strumenti e delle tecnologie della comunicazione in uso nelle scuole.
Doppio canale di reclutamento
Il concorso riservato per la dirigenza scolastica, istituirà una sorta di doppio canale di reclutamento per i DS, ai vincitori del concorso riservato andrà il 40% dei posti, il 60% ai vincitori dall’ordinario.
I destinatari
Come indicato nella bozza i partecipanti, sono coloro che si trovano in una delle seguenti condizioni:
• abbiano proposto ricorso entro i termini di legge e abbiano pendente un contenzioso giurisdizionale per mancato superamento della prova scritta;
• abbiano superato la prova scritta e la prova orale cui siano stati ammessi in forza di un provvedimento giurisdizionale cautelare, anche se successivamente caducato;
• abbiano proposto ricorso entro i termini di legge e abbiano pendente un contenzioso giurisdizionale per mancato superamento della prova orale.

Doriana D’Elia – Pedagogista e Presidente CNDI Coordinamento Nazionale Docenti Immobilizzati