Il Coordinamento Docenti – UDSS in merito al reclutamento degli insegnanti di sostegno

Il Coordinamento Docenti – UDSS in merito al reclutamento degli insegnanti di sostegno

UDSS (Unione docenti specializzati sul sostegno) è un comitato che mira a tutelare i diritti degli studenti con disabilità e dei docenti in possesso del titolo di specializzazione per le attività di sostegno didattico.
Il gruppo, che registrava qualche centinaia di adesioni fino a pochi mesi fa, oggi comprende più di 1000 insegnanti ed è ancora in fase di crescita.
Negli ultimi mesi, il Governo ha proposto una iniziativa legislativa che modifica l’attuale sistema di reclutamento degli insegnanti di sostegno, con ricadute significative sulla vita scolastica dei discenti e del personale docente.


Ci riferiamo, nello specifico, al DECRETO-LEGGE n. 44 2023, con il quale si prevede che dal prossimo anno scolastico, chi ha maturato tre anni di esperienza sul sostegno, senza alcuna qualifica specifica, possa accedere all’iter di specializzazione senza sostenere alcuna prova selettiva. Tali esami sono finalizzati, non solo a garantire il rispetto del fabbisogno formativo territoriale, ma anche a verificare, a monte, le competenze necessarie all’insegnante, per svolgere adeguatamente l’attività di sostegno didattico richiesta dagli allievi.


Riteniamo, inoltre, che il servizio specifico qualificato, ovvero maturato in cogenza della specializzazione richiesta, in virtù del percorso svolto e degli esami superati, rappresenti un valore aggiunto non solo per gli studenti con disabilità, ma per l’intera comunità scolastica e non possa, pertanto, essere considerato alla stregua del servizio specifico non qualificato (svolto in assenza del titolo di specializzazione). È necessario, bensì, fare un distinguo tra le due fattispecie, così come tra queste ultime ed il servizio aspecifico, che attesta l’esperienza del professore/maestro sulla disciplina e/o posto comune. Di tale distinzione, l’esecutivo deve tenere conto sia nella definizione dei criteri di accesso al corso di specializzazione sul sostegno didattico, sia nell’attribuzione del punteggio finalizzato alla costituzione delle GPS di I fascia.


La norma prevede, altresì, che i docenti, che hanno conseguito il titolo di specializzazione all’estero, possano prendere servizio nonostante l’attestato ottenuto non sia ancora stato valutato come idoneo dall’ordinamento nazionale.
Infine, il decreto abroga il vincolo di permanenza nella stessa scuola, a cui i docenti neoassunti a tempo indeterminato sono sottoposti per i primi tre anni di servizio, al fine di assicurare una figura costante all’allievo con disabilità.
Viene da sé che ciascuna di queste modifiche incide in modo rilevante sulla qualità del servizio formativo e sulla continuità didattica. Sia perché si da la possibilità di insegnare a chi non è ancora in possesso di un titolo di specializzazione valido, sia perché si conferisce a coloro che, senza alcuna specializzazione, hanno accumulato anni di servizio, una corsia preferenziale rispetto a chi, con dedizione, si prepara per superare tutte le prove, consentendo ai primi di scavalcare in graduatoria i docenti specializzati che già da qualche anno si prendono cura dei ragazzi in difficoltà.

Al fine di contrastare lo stravolgimento delle graduatorie provinciali che questa norma produrrebbe e di preservare la qualità dell’insegnamento del sistema scolastico, UDSS chiede che il testo proposto dal Ministero includa, prioritariamente, i seguenti punti:

• conferire ai docenti specializzati 12 punti aggiuntivi, sulla classe di concorso relativa al sostegno, per ogni anno di servizio svolto a decorrere dalla data di conseguimento del titolo di specializzazione. In tal modo sarebbe possibile distinguere il servizio specifico qualificato, il servizio specifico non qualificato ed il servizio aspecifico;

• non consentire a chi è in possesso di tre anni di servizio sul sostegno, senza abilitazione sulla relativa classe di concorso, di accedere al percorso di specializzazione non superando alcuna prova selettiva e comunque, di riservare una quota non superiore al 10% ai docenti abilitati che potranno partecipare al suddetto corso non sostenendo alcun esame;

• in alternativa, stabilire che l’ingresso libero all’iter di specializzazione non superi il 10% dei posti disponibili in ciascuna università, ripartendo tale quota tra docenti abilitati e/o di ruolo e insegnanti non abilitati;

• prevedere che il requisito per accedere al suddetto corso, non sostenendo alcuna prova in ingresso, sia l’aver maturato un servizio di 3 anni sul sostegno, conseguiti negli ultimi 5, sullo specifico grado d’istruzione;

• effettuare una distinzione tra gli specializzati sul sostegno che hanno partecipato ad una selezione a numero programmato, superando tre esami, e coloro a cui verrà consentito di prendere parte al corso senza alcuna selezione d’ingresso, non riconoscendo a questi ultimi i 12 punti previsti per la frequenza a percorsi con ammissione selettiva e a numero programmato (ai sensi del DM 249/2010) e attribuendo, a monte, un punteggio distinto per ciascuna prova sostenuta in ingresso (12 punti per ognuna delle prove previste).

• Specificare che la procedura per partecipare alla call veloce rispetti l’attuale ordine delle GPS di I fascia, dando la priorità a partecipare prima ai docenti inseriti in I fascia e successivamente a coloro che si trovano negli elenchi aggiuntivi;

• creare due canali per le assunzioni sul sostegno: da GPS l fascia (ex art. 59 DL 73/21) e concorso pubblico;

• dare la priorità a partecipare alla procedura di immissione in ruolo esclusivamente a coloro che siano in possesso di una specializzazione conseguita la all’estero, riconosciuta valida al 100% dall’ordinamento italiano, in seguito alla valutazione di CIMEA.

• Stabilire gli stessi parametri sul vincolo triennale nella scuola di titolarità, per le precedenti e le future immissioni in ruolo;

• Prevedere che il numero dei posti che attualmente le Università decidono di destinare ai corsi di specializzazione sul sostegno didattico, vengano regolati dal Ministero in modo da rispettare il reale fabbisogno territoriale;

Fabio D’Apollo
Enza Turco
Patrizia Culmone
Gerlanda Ferrara
Antonio Galluzzo
Cinzia Randisi

UDSS (Unione docenti specializzati sul sotegno)