
Il Comitato Organico Aggiuntivo personale ata, comparto scuola ex-Covid, scrive una lettera al Presidente della Repubblica
Onorevolissimo Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, le scrivo a nome del Comitato Organico Aggiuntivo personale ata, comparto scuola ex-Covid, per raccontarle di noi.
Qualche giorno fa è stata conferita un’onorificenza, a nome di tutta Italia, a coloro che durante la pandemia da Covid 19 hanno contribuito con sacrificio al superamento di quel periodo tragico.
È stato commovente assistere ad un’Italia tutta unita, a nome di tutti, ma al contempo durante l’elencazione abbiamo pensato:
E noi?
Non abbiamo fatto niente? Noi!
Quando è solo grazie a noi che i figli di tutta Italia sono tornati alla socialità uscendo dall’incubo della Dad, necessaria in quel momento, ma annichilente e dannosa psicologicamente.
Abbiamo permesso che i figli di quei genitori impegnati anche loro nella battaglia contro il covid potessero lavorare serenamente, sapendo che a scuola c’eravamo noi, collaboratori scolastici, a pulire sanificare e vigilare.
Siamo stati assunti con il DL34/2020 come loro, ma abbiamo firmato un contratto che, inizialmente, portava la clausola che in caso di nuovo lockdown saremmo finiti di nuovo in mezzo ad una strada.
Per noi si sono rispettati i criteri della graduatoria concorsuale a cui siamo iscritti da anni. Precari a vita, per titoli e formazione. Per noi nessuna certezza di rinnovo.
Abbiamo aspettato mesi per il primo stipendio, ma non ci siamo fermati, perché con amore ogni giorno abbiamo preso quel treno affollato con la paura di portare il Covid dalle nostre famiglie.
Ci siamo vaccinati prima di tutti, lo stato ha preteso che lo facessimo per lavorare e l’abbiamo fatto! Pur di lavorare
Caro Presidente, non ci è stato riconosciuto niente.
Bistrattati, delusi e disoccupati le chiediamo di essere riconosciuti come un altro perno importante di quel motore che è l’Italia.
Ad oggi si sono stabilizzati sanitari e forze dell’ordine precari, assunti anche loro dal DL 34/2020, che hanno lavorato durante la pandemia.
E noi?
Noi da mesi lottiamo affinché qualcuno ci guardi ,affinché qualcuno guardi, in basso, a quei lavoratori che seppur posizionati dalla società e dallo stato ai margini sono stati grandi uomini e grandi donne.Comitato organico aggiuntivo personale ATA ex-covid

La Voce della Scuola è una testata giornalistica online, registrata presso il tribunale di Napoli, specializzata nel settore scolastico ma aperta al mondo della cultura e della formazione in ogni settore. La nuova testata è un’emanazione dell’associazione di promozione sociale La Voce della Scuola Live, che promuove a sua volta anche la cultura, la comunicazione, l’editoria, l’informazione e il loro uso libero e corretto, al servizio della cittadinanza e in collaborazione con i più svariati soggetti (associazioni, enti non profit, enti pubblici e privati, ecc.).
Condivido tutto ciò che è stato scritto, ma quando i nostri ministri si accorgeranno che la scuola è il pilastro più importante della nostrasocieta e andrebbe finanziato molto di più e meglio
Condivido appieno tutto quello che è stato detto ,infatti si prendeva il treno
pieno affollato con la paura di portare il COVID a casa con guanti,mascherine, disinfettante,e tutto il seguito. Ma di seguito più niente e noi aspettiamo ancora di essere richiamati,siamo senza riconoscimenti e disoccupati.
Buongiorno , e’ tutto vero quanto descritto. Purtroppo alcuni settore, come la scuola, vengono trattati come carta igienica, “usa e getta”. .Nonostante il personale COVID ha lavorato senza avere una prospettiva futuristica migliore incominciando dal misero stipendio ricevuto dopo qualche mese o piu’ di ritardo.. Mentre i soldi pubblici venivano sprecati per acquistare banchi con le rotelle, mascherine non a norme ecc.ecc. Siamo messi mali , non solo la scuola, anche della societa’ in cui viviamo.