
Ragazzo che fuma uno spinello. Sanzionato dalla scuola, assolto dal Tar
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Ragazzo che fuma lo spinello. L’Istituto lo sanziona. Il Tar della Lombardia, invece annulla la decisione. La conferma di due logiche diverse
Ragazzo che fuma lo spinello. La vicenda
Ragazzo che fuma uno spinello. La vicenda. Un sedicenne di Voghera decide di “fumarsi una canna” a scuola. Immediata la risposta dell’Istituto: il consiglio di classe lo sospende per due giorni. Interviene il massimo organo scolastico interno (il Consiglio d’istituto), che invece decide una sanzione più dura: l’allontanamento scolastico fino al termine delle lezioni. L’Istituto ha correttamente seguito la procedura per le sanzioni.
I genitori ricorrono al Tar della Lombardia che annulla la decisione scolastica, permettendo al ragazzo di rientrare in classe.
Corretta la decisione del Tribunale amministrativo
Il pronunciamento del Tribunale può essere letto diversamente. Dipende dalla prospettiva. Se consideriamo l’aspetto formativo, il Tar non ha fatto il bene del ragazzo. Egli potrebbe sentirsi giustificato dal ripetere il comportamento, sapendo di avere l’appoggio (forse) dei genitori. Sempre stando dentro il pedagogico, i genitori-materasso sono percepiti come scarsamente responsabili…
Ora questi ragionamenti interessano il giudice solo se assumono una valenza giuridica e sono coerentemente supportati dalla documentazione prodotta. Questo solo conta per il giudice. Le prove accusatorie devono essere inattaccabili dal punto di vista formale. E qui entra in gioco l’avvocato della difesa, che deve individuare la criticità che può convincere il giudice ad emettere una sentenza favorevole all’assistito. In sintesi, il pronunciamento della magistratura dipende anche dalla confezione difensiva. E’ risaputo che il magistrato non persegue la verità oggettiva, ma solo quella che emerge dal dibattimento, al di là di ogni ragionevole dubbio.
Nel caso specifico occorre dare atto al rappresentante legale di aver individuato la falla. Questa è riconducibile a un passaggio del Regolamento d’Istituto. Si legge su Openonline; “Il regolamento dell’Istituto prevede la sospensione di uno studente fino a fine anno scolastico per comportamenti di grave entità, ovvero, affermano i giudici «comportamenti che configurano reati contrari alla dignità delle persone, o tali da comportare pericoli all’incolumità». Il consumo di stupefacenti di carattere esclusivamente personale, come appunto nel caso dello studente minorenne, è quindi un illecito amministrativo, non un reato. «La quantità di droga trovata – afferma il legale Silva, citato da Il Giorno– era veramente modesta e finalizzata a un uso personale. Non si poteva sospettare qualcosa di diverso. Quindi la sospensione non poteva essere così severa».
Tanto di cappello all’avvocato della difesa.

Gianfranco Scialpi, dal 1983 docente di scuola primaria. Dal 1994 svolge attività di formazione su tematiche prevalentemente didattiche. Recentemente ha tenuto corsi di corsi sull’uso delle Tic nella didattica (mappe concettuali) e sulla navigazione sicura nel Web rivolti soprattutto agli studenti. E’ stato preparatore agli esami Ecdl presso il proprio istituto. Ha un blog personale. Qui ha pubblicato in questi ultimi anni 1.700 articoli. E’ articolista presso diverse testate online (OrizzonteScuola, ScuolaInforma e Informazionescuola…). E’ coautore di testi di didattica (Istituto Didattico Teramo). Nel proprio Istituto scolastico ricopre le funzioni di F.S. alle Tic, referente al contrasto al Cyberbullismo e responsabile di plesso. Con il supporto del Municipio 3° e 5° (Roma) ha costituito un gruppo di referenti al Cyberbullismo (2018), che poi ha realizzato un comune regolamento come previsto dalla legge 71/17. Ma la sua attività principale resta quella svolta in aula. Attualmente con 24 fantastici bimbetti.
Info sull'autore
Gianfranco Scialpi, dal 1983 docente di scuola primaria. Dal 1994 svolge attività di formazione su tematiche prevalentemente didattiche. Recentemente ha tenuto corsi di corsi sull’uso delle Tic nella didattica (mappe concettuali) e sulla navigazione sicura nel Web rivolti soprattutto agli studenti. E’ stato preparatore agli esami Ecdl presso il proprio istituto. Ha un blog personale. Qui ha pubblicato in questi ultimi anni 1.700 articoli. E’ articolista presso diverse testate online (OrizzonteScuola, ScuolaInforma e Informazionescuola…). E’ coautore di testi di didattica (Istituto Didattico Teramo). Nel proprio Istituto scolastico ricopre le funzioni di F.S. alle Tic, referente al contrasto al Cyberbullismo e responsabile di plesso. Con il supporto del Municipio 3° e 5° (Roma) ha costituito un gruppo di referenti al Cyberbullismo (2018), che poi ha realizzato un comune regolamento come previsto dalla legge 71/17. Ma la sua attività principale resta quella svolta in aula. Attualmente con 24 fantastici bimbetti.