
Made in Italy e italiani all’estero
Gli stili di vita ed i consumi della popolazione si sono trasformate in esigenze dei turisti. Chi si reca all’estero vuole vivere un’esperienza a 360 gradi, entrare a contatto con le abitudini, le tradizioni ed il sentire della gente del posto. Il turismo diventa così un’esperienza esistenziale che permette di sentirsi, per qualche giorno, abitante del luogo. Così, il fascino del Colosseo e del David non basta più e hanno bisogno di essere accompagnati da un nuovo e più incisivo storytelling.
Le eccellenze del Made in Italy necessitano di storie che raccontano di popoli e persone, con un tratto distintivo, che sono riuscite a lasciare, ognuna nel suo contesto, un segno indelebile del saper fare, compreso l’arte.
Le strade d’Italia sono state battute da tanti, pellegrini, mercanti, artisti, predicatori, studiosi, oltre che da banditi, nullafacenti e avventurieri. Ogni spazio è teatro che sollecita la curiosità intellettuale e il coinvolgimento psicologico. Già sul finire del XVI secolo si incarnò la voga del viaggio in Italia, un giro che i giovani rampolli dell’aristocrazia europea, gli artisti, gli uomini di cultura, cominciano a intraprendere con regolarità diventando moda. Ad esso fu assegnata dagli inglesi la dicitura internazionale di Grand Tour, che aveva come fine la formazione del giovane gentiluomo attraverso il salutare esercizio del confronto. Questa moda trasformò l’Italia degli itinerari medievali in quella delle cento città e delle migliaia di borghi, una fitta trama che diventa meta prediletta di un nuovo pellegrinaggio di tipo esperienziale.
Sono cinque milioni e mezzo gli italiani residenti all’estero, regolarmente iscritti all’Aire, moltissimi altri in maniera informale. In modo pessimistico c’è chi pensa che il paese si sta svuotando, invece, tutti sono ben inseriti e rappresentano un avamposto di Italia fuori dall’Italia.
Mi ha affascinato la storia di Egro’ London, la cui mission è di raccontare l’Italia ai londinesi.
“Buonasera, sono Selena, sono Italiana, con il mio compagno Alessandro siamo qui per parlarvi dell’Italia.”
Con queste parole pronunciate in Italiano la titolare accoglie ogni giorno, nel proprio locale, i clienti inglesi nelle settimane Italian Week.
È questa Italia fuori dall’Italia, che con i suoi protagonisti, come sostiene il Presidente Mattarella, rende l’immagine dell’Italia all’estero migliore che in patria.
PODCAST a cura di Elvira Fisichella

Nicola Giocondo – Laurea in Scienze Agrarie nel 1984 a Portici.
È stato impegnato come Consigliere Comunale eletto a Qualiano dal 1984 fino al 1992 ed ha ricoperto successivamente anche altri incarichi, tra cui quello di Difensore Civico.
Svolge dal 1989 l’attività di Divulgatore Agricolo ed esperto di Aree Rurali di Pregio
Nel 2010 ha pubblicato il romanzo – Il Segreto – Edizioni Valtrend
Nel 2019 ha pubblicato Le Officine della Salute – Edizioni Valtrend, testo divulgativo di educazione alimentare;
Nel 2022 ha pubblicato il Romanzo Lalena Novecento Femminile – Carena Editore
Nel 2022 ha pubblicato Manuale di Food Design – Carena Editore – Testo divulgativo di educazione alimentare
Esperto di Archeocucina nel 2019 ha pubblicato Le Officine della Salute – Edizioni Valtrend – Testo divulgativo