Palermo, preside antimafia arrestata per corruzione e peculato dopo la denuncia di una docente

Palermo, preside antimafia arrestata per corruzione e peculato dopo la denuncia di una docente

La vicenda della Dirigente scolastica Daniela Lo Verde dell’istituto comprensivo Giovanni Falcone di Palermo lascia basito il mondo della scuola, in attesa che le indagini in corso accertino reali responsabilità e complicità, fornendo pertanto spiegazioni ad una vicenda che nessuno, ad una lettura sommaria della personalita’ della Lo Verde, riesce al momento a darsi. Intanto, mentre si prende atto con favore della sospensione della DS, non si può non ricordare che si tratta di una donna fortemente impegnata sul fronte della legalità, strano a dirsi, e conosciuta proprio per il suo impegno a favore della sua comunità scolastica, un impegno che a giugno del 2020 le era valso persino la onorificenza di Cavaliere al merito, di cui il Presidente Mattarella l’aveva insignita per l’impegno profuso nel fornire tutto l’aiuto possibile alla sua scuola durante la pandemia, allo scopo di limitare la dispersione rendendo operativa per tutti la DAD, e fornendo non soltanto supporti digitali alle famiglie meno abbienti ma finanche la spesa alimentare. Una Dirigente di frontiera in un quartiere difficile, una scuola, la Giovanni Falcone, intitolata ad una delle figure più illustri della nostra Repubblica, che era stata spesso vandalizzata ed altrettante volte si era ripresa proprio grazie al tempestivo impegno della sua DS, che ha sempre fatto della resilienza una sua peculiarità. Da qui lo sconcerto, all’unisono con la senatrice Barbara Floridia, e la profonda delusione per quanto emerso, essendo noi docenti fermamente convinti che la scuola sia ancora un organismo sano, e che i fenomeni di corruzione siano ancora in essa residuali.

Tuttavia non possiamo non rilevare come con il tempo la stessa organizzazione scolastica abbia subito tali e tanti mutamenti, e quanto sia cresciuto purtroppo l’elemento di discrezionalità dei Dirigenti Scolastici, anche nella distribuzione delle risorse al personale e nell’uso delle risorse per le attività progettuali, sempre più numerose e sempre più considerate importanti rispetto alle lezioni d’aula. Alcune scuole sono diventate dei veri progettifici con un giro cospicuo di risorse economiche spesso incanalate verso gli stessi gruppi interni ed esterni. La gravissima vicenda che vede coinvolta la Dirigente palermitana e parte del suo staff deve essere un invito a profonde riflessioni sulla necessità di un monitoraggio costante da parte degli UUSSRR sull’operato dei DS, con visite ispettive provenienti da altre regioni e non solo: tali episodi ci convincono sempre più che malgrado il punto di vista dei sindacati, i DS debbano ruotare nell’ambito della propria regione di titolarità dopo al massimo due mandati triennali, di cui il secondo da attribuire in seguito ad accurata visita ispettiva. Se la DS Lo Verde risulterà colpevole dovrà essere licenziata, tuttavia casi del genere vanno prevenuti prima ancora di essere condannati, e non v’è dubbio che su quest’ultimo aspetto la strada da percorrere sia ancora tutta in salita.

Elvira Fisichella

Libero Tassella