
Jorit per Mario Paciolla
Al Liceo Vittorini di Napoli campeggia da oggi l’immagine di Mario Paciolla, illustre ex alunno dell’istituto tragicamente scomparso in Colombia il 15 luglio 2020, nel corso di una missione di pace che conduceva per conto dell’ONU. L’opera porta la firma altrettanto illustre di Jorit, che ha sposato la causa di Mario facendo del suo ritratto un capolavoro che guarda verso il mare, che il giovane giornalista e poeta napoletano, laureato in Scienze Politiche, amava tanto. Mario Paciolla è stato trovato impiccato nella sua abitazione nei pressi di Bogotà dove si ritirava dal 2018, quando aveva accettato l’incarico affidatogli dalle Nazioni Unite di verificare il corretto svolgimento degli accordi di pace fra il Governo colombiano e le Forze Armate Rivoluzionarie della zona: si tratta di luoghi considerati particolarmente pericolosi, in cui il cooperante dell’ONU era tuttavia riuscito a farsi ben volere, come dimostrato dalle innumerevoli testimonianze di solidarietà e cordoglio giunte proprio dalla Colombia alla notizia della sua morte. Evidentemente qualcosa, ad un certo punto, e’ andato storto: ad oggi la reale dinamica degli eventi non è ancora emersa, ma è impossibile pensare al suicidio inscenato probabilmente dai suoi stessi assassini, non soltanto per l’amore viscerale che Mario nutriva per la vita, vissuta senza mai risparmiarsi per se’ stesso così come per gli altri, ma anche perché proprio due giorni prima della sua morte aveva annunciato alla madre di aver acquistato un biglietto aereo per fare rientro a Napoli, avendo nettamente percepito per qualche inespresso motivo di trovarsi in pericolo. E proprio dai racconti di Anna Motta, la mamma di Mario, emerge che probabili informazioni scomode siano state acquisite dal figlio nel corso delle indagini che conduceva in quelle zone. La storia di Mario Paciolla e la instancabile ricerca di verità e giustizia da parte non soltanto dei suoi genitori ma anche della fitta rete di relazioni che il giovane aveva stretto intorno alla sua persona, hanno preso diverse forme in questi due anni e mezzo, dando vita ad innumerevoli iniziative spontanee, prima fra tutte la pagina Facebook https://www.facebook.com/GiustiziaPerMarioPaciolla che ad oggi conta quasi 11.000 follower, sempre aggiornata su tutte le novità riguardanti il caso, nata in modo spontaneo su iniziativa di amici e conoscenti che in contemporanea lanciarono già poche ore dopo la notizia della sua morte l’hashtag #giustiziapermariopaciolla, con la relativa petizione. Per Mario, fino ad oggi, si sono mobilitati intellettuali, politici, giornalisti e sostenitori da tutto il mondo, nel tentativo di abbattere l’enorme muro di omertà che ancora opprime gli animi di chi lo conosceva, di chi gli ha voluto bene e naturalmente della sua famiglia, i genitori e le due sorelle, stretti in una morsa da quando è scomparso e saldati al filo di una irriducibile speranza, più forte del tempo e di tutti i tentativi fatti fino ad oggi di insabbiare ogni cosa: eclatante, a tale proposito, la richiesta di archiviazione giunta da parte della Magistratura italiana, a cui proprio il murales del Liceo Scientifico Vittorini si contrappone con un messaggio potente, attraverso l’arte in un luogo di formazione basilare come la scuola, a sottolineare che su valori altissimi come giustizia e verità non si può derogare. Anche l’Università che ha frequentato Mario, l’Orientale di Napoli, ha voluto lasciare un segno dell’orgoglio di averlo avuto fra i suoi studenti dedicandogli il mese scorso un’aula studio del secondo piano con apposita targa, che sia di ispirazione a nuovi e futuri studenti proprio per i valori legati alla sua figura, che resta un grande esempio non soltanto di giustizia e verità, ma anche di coraggio, lealtà e amore per il prossimo, il che ne fa, senza dubbio, un vero eroe moderno che ha vissuto per la pace e i diritti umani, su cui occorre fare luce al più presto.

Elvira Fisichella
Napoletana, docente di ruolo dal 2015 in Diritto ed Economia politica. Studi classici, laureata alla Federico II in Scienze Politiche con indirizzo politico-sociale, ed al Conservatorio di San Pietro a Majella in Discipline musicali con indirizzo canto e coralità. Nella sua formazione hanno sempre convissuto il diritto, la musica e la comunicazione in tutte le sue forme. Ha una lunga esperienza come speaker radiofonica presso una importante emittente del sud e più di recente in una web radio, ha condotto programmi tv in ambito regionale ed è stata imprenditrice nel settore fieristico e di organizzazione di eventi. A scuola si è occupata, fra l’altro, di dispersione scolastica, elearning, inclusione. Nell’estate del 2022 ha insegnato lingua italiana ai bambini ucraini rifugiati a Napoli. Da gennaio 2023 e’ fra gli autori della testata on line “La Voce della scuola live”, con il suo personale contributo su scuola e società.