
Concorso abilitante 2020: chi l’ha visto?
Come i nostri lettori ricorderanno, nell’aprile 2020 furono banditi quattro concorsi che i protocolli legati alla pandemia hanno poi procrastinato nel tempo. Di queste quattro selezioni una non è stata mai avviata: si tratta di una procedura straordinaria finalizzata al conseguimento dell’abilitazione all’insegnamento per la scuola secondaria di primo e secondo grado su posto comune (DD 947 del 21 aprile 2020). Al concorso straordinario abilitante potevano partecipare i docenti con tre anni di servizio prestato anche non consecutivi, nelle scuole statali e/o paritarie di cui almeno un’annualità di servizio, nella specifica classe di concorso per la quale partecipare. Era previsto il pagamento di una quota di 15 euro, quale diritto di segretaria.
Ad un’interrogazione parlamentare a firma PD, del dicembre 2022, la sottosegretaria al MIM, On. Paola Frassinetti, rispose che“ in attuazione di quanto previsto dal Piano nazionale di ripresa di resilienza, sono state nel frattempo ridefinite, ai sensi del decreto-legge 30 aprile 2022, n. 36 (legge 79/22) le modalità di svolgimento delle procedure concorsuali ordinarie finalizzate alle immissioni in ruolo, da bandire annualmente. Ne discende che lo svolgimento delle prove relative alla procedura straordinaria in argomento dovrà necessariamente essere armonizzato con l’esigenza di avviare prioritariamente le procedure ordinarie, secondo le modalità e i tempi indicati dal PNRR”. Inoltre, il decreto n. 73/2021, convertito in legge n. 106/2021, modificando quanto previsto dal DL 126/2019 relativamente concorso straordinario 2020 per il ruolo, è intervenuto anche su quello per l’abilitazione, abrogando (ancor prima di essere in atto) l’emanazione del decreto che doveva stabilire i contenuti della prova orale di abilitazione. Conseguentemente, il concorso in esame è stato di fatto superato.
Insomma, la solita stratificazione legislativa che rischia di lasciare con l’amaro in bocca chi si è iscritto alla procedura concorsuale abilitante (pagando, lo ricordiamo, 15 euro). Il Ministro Valditara, dal canto suo, ha annunciato pochi giorni fa nuovi bandi di concorso in arrivo (presumibilmente) ad Aprile 2023, seguendo la linea promossa dal Governo di seguire le indicazioni contenute nel PNRR, pur nella consapevolezza che per l’organizzazione amministrativa italiana, la realizzazione di procedure selettive annuali risulta alquanto difficile. Dal Ministero arriva l’indiscrezione che detta procedura sarà riservata a chi ha tre anni di servizio o i 24 CFU conseguiti entro il 31.12.222, così come da legge 79/22, mentre resta ancora in fase embrionale il disegno di legge Bucalo-Iannone (FdI) che prevede sia la reintroduzione della cosiddetta mobilità professionale, sia nuovi percorsi abilitanti per gli iscritti in GPS. Sarà finalmente la volta dello straordinario abilitante che la politica sembra aver dimenticato? O ancora una volta migliaia di docenti si sentiranno traditi nelle loro aspettative?
Aprile 2020-Aprile 2023: l’odissea degli abilitandi continua.

Roberta Granata, insegnante di ruolo nella scuola primaria, é laureata in Giurisprudenza con master in gestione delle risorse umane.
Segretaria Fensir- Sadoc Lombardia, é fondatrice dell’ Organizzazione Nazionale Docenti ed Educatori.