
La Commissione europea ha informato il Direttivo del Movimento Nazionale #IdoneiconMerito2020 di aver avviato una procedura d’infrazione nei confronti dell’Italia
I prossimi precari potreste essere voi e dovrete anche pagare le sanzioni che l’Italia subirà a seguito della procedura di infrazione europea.
Infatti, la Commissione europea ha informato il Direttivo del Movimento Nazionale #IdoneiconMerito2020 di aver avviato una procedura d’infrazione nei confronti dell’Italia.
Procedura che ha un doppio scopo: 1) prevenire l’abuso dei contratti di lavoro a tempo determinato; 2) evitare le condizioni di lavoro discriminatorie nel settore pubblico in Italia, compreso il settore dell’insegnamento.
Voi o vostro figlio avete superato un Concorso pubblico per ottenere il tanto agognato posto fisso? Ebbene, in Italia rischiate di non essere assunti: qui lo Stato preferisce farti firmare solo “contratti Yogurt”, cioè a scadenza, senza voler stabilizzare nessuno!
Difatti, migliaia di docenti idonei, che hanno superato le procedure concorsuali ordinarie del 2020, rischiano di dover ripetere l’ennesimo concorso pubblico, poiché le graduatorie di merito scadranno dopo due anni.
Come mai, alla luce della carenza di personale nelle scuole italiane, i candidati idonei inseriti nelle GM 2020, da anni precari, non vengono stabilizzati?
In Europa, però, non sembrano molto d’accordo con questo rimedio tutto italiano. Non da ieri, ma da più di vent’anni!
Per averne conferma basta guardare gli obiettivi della direttiva 1999/70/CE del Consiglio. Essa si preoccupa proprio di “Prevenire gli abusi derivanti dall’utilizzo di una successione di contratti a tempo determinato”.
Invece di adempiere ai propri obblighi, i Signori politici si riempiono la bocca di PNRR: che qui, dispiace dirlo, non c’entra una mazza!
La Commissione ricorda agli Stati membri che: “Il diritto nazionale di ogni Stato membro DEVE prevedere una misura effettiva per prevenire e, se del caso, sanzionare l’utilizzo abusivo di una successione di contratti di lavoro a tempo determinato!”.
Ottimo, diremmo, no? Peccato che milioni di “lavoratori italiani a tempo determinato”, continuino a subire abusi e umiliazioni da parte dei politicanti di turno!
È giunto il momento che lo Stato italiano dimostri di essere dalla parte della giustizia, assicurando ad ogni lavoratore i diritti scolpiti nella nostra Costituzione.
Petizione protocollata al MIM il 10 febbraio 2023, redatta dal Movimento a difesa degli Idonei ordinari 2020 Infanzia, Primaria, Secondaria e STEM, precari della scuola pubblica https://forms.gle/9QaHzShsVdiLtmxf9
Cordialmente
Lavinia D’Agata
Nicoletta Salvato
Maria Chiarella
Co-amministratrici del Movimento Nazionale #IdoneiconMerito2020
La risposta ufficiale della Commissione europea

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Essere idonei non significa essere precari. Ci sono idonei che non hanno messo mai piede in una classe ed alcuni di questi lottavano ferocemente fino al concorso per impedire qualsiasi procedura di stabilizzazione come previsto dall’ordinamento e dalla direttiva 70/99.
Che il concorso avrebbe generato ulteriore precariato era chiaro fin dal bando iniziale eppure molti di coloro che oggi invocano il rispetto della direttiva 70/99 fino allo scorso anno propagandavano slogan falso come quello su inesistenti “snatorie” fomentati proprio da chi i concorsi fallimentari li ha ideato per bloccare istanze condivise di stabilizzazione dei precari.
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