Foto minori. Possibile. Occorrono alcune attenzioni, in quanto la scuola è un’istituzione pubblica.
Foto minori, sono dati immortali
Foto minori. Rappresentano un complesso di dati personali. Dicono molto del bambino, contribuendo a definire il suo profilo che nel Web diventa immortale.
Da qui si comprende la prudenza del Garante Privacy, quando in un documento del 2016 tratta della pubblicazione di foto di minori. Si legge: Va però prestata particolare attenzione alla eventuale pubblicazione delle medesime immagini su Internet, e sui social network in particolare. In caso di comunicazione sistematica o diffusione diventa infatti necessario, di regola, ottenere il consenso informato delle persone presenti nelle fotografie e nei video”.
Ovviamente il consenso è dato da chi esercita la responsabilità genitoriale (Sentenza tribunale Mantova 19 settembre 2017).
Massima prudenza per gli istituti scolastici
Le istituzioni scolastiche esprimono un interesse pubblico. La pubblicazione delle foto sui siti scolastici e social afferenti esplicitamente la scuola è consentita. L’operazione, ovviamente deve risultare coerente con il “perseguimento di specifiche finalità istituzionali oppure quelli espressamente previsti dalla normativa di settore. Per tali trattamenti, non sono tenute a chiedere il consenso degli studenti ” (Garante Privacy,2016).
Il nuovo GDPR n°679/16(Nuovo Regolamento europeo al trattamento dei dati personali) (D.M.101/18) conferma tale orientamento nella seguente parte:” Fermo quanto previsto dal comma 1, si considera rilevante l’interesse pubblico relativo a trattamenti effettuati da soggetti che svolgono compiti di interesse pubblico o connessi all’esercizio di pubblici poteri nelle seguenti materie:
… istruzione e formazione in ambito scolastico, professionale, superiore o
universitario.”(art 2 sexies)
Indicazioni operative
Fatte queste premesse scendiamo nel concreto. Quali indicazioni proporre alle scuole?
Sinteticamente
Le foto devono sempre documentare i momenti più importanti del progetto formativo (piccolo gruppo o classe) e previsto nel Ptop (importante). E questo esclude il primo piano del volto di un singolo bambino che metterebbe in risalto l’individualità a discapito del progetto, unico elemento che autorizza poi alla pubblicazione sul sito istituzionale.
I visi degli/allievi devono proporsi naturalmente senza filtri o altri accorgimenti (emoticon…).
https://maestroscialpi.altervista.org/

Gianfranco Scialpi, dal 1983 docente di scuola primaria. Dal 1994 svolge attività di formazione su tematiche prevalentemente didattiche. Recentemente ha tenuto corsi di corsi sull’uso delle Tic nella didattica (mappe concettuali) e sulla navigazione sicura nel Web rivolti soprattutto agli studenti. E’ stato preparatore agli esami Ecdl presso il proprio istituto. Ha un blog personale. Qui ha pubblicato in questi ultimi anni 1.700 articoli. E’ articolista presso diverse testate online (OrizzonteScuola, ScuolaInforma e Informazionescuola…). E’ coautore di testi di didattica (Istituto Didattico Teramo). Nel proprio Istituto scolastico ricopre le funzioni di F.S. alle Tic, referente al contrasto al Cyberbullismo e responsabile di plesso. Con il supporto del Municipio 3° e 5° (Roma) ha costituito un gruppo di referenti al Cyberbullismo (2018), che poi ha realizzato un comune regolamento come previsto dalla legge 71/17.
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