
Culpa in vigilando, la spada di Damocle sulla testa dei docenti
Culpa in vigilando, la terminologia conferma la potenziale criticità che caratterizza il profilo giuridico del docente
Culpa in vigilando, origine e significato
Culpa in vigilando, la condizione sempre possibile che può coinvolgere il docente, deriva dal Codice civile e precisamente dall’art. 2048 Codice Civile (comma 2) che recita: “I precettori e coloro che insegnano un mestiere o un’arte sono responsabili del danno cagionato dal fatto illecito dei loro allievi e apprendisti nel tempo in cui sono sotto la loro vigilanza”.
Le persone indicate dai commi precedenti sono liberate dalla responsabilità soltanto se provano di non aver potuto impedire il fatto”. Nel corso degli anni la giurisprudenza ha chiarito i contorni di quanto espresso dal suddetto art.2048 comma 3.
Partiamo dai genitori, non citati dall’articolo. Essi hanno solo l’incombenza di dimostrare che il proprio figlio regolarmente iscritto, era stato affidato agli insegnanti e quindi all’istituzione per quel determinato tempo (orario scolastico).
La posizione dei docenti è diversa. Essi accolgono gli alunni/studenti minori in uno spazio (l’edificio scolastico e lo spazio circostante e afferente), assicurando la vigilanza fino al momento del riaffidamento al genitore o a un suo delegato. In caso di infortunio subito dal minore, la responsabilità del docente è sempre presunta. Pertanto per liberarsi da questa condizione critica di partenza, egli deve dimostrare con una o più prove documentate “di non aver potuto impedire il fatto”(art.2048 comma 3).
Questa è la cornice. Nei prossimi articoli presenteremo sinteticamente altri aspetti, supportati anche da casi conclusi con sentenza.

Gianfranco Scialpi, dal 1983 docente di scuola primaria. Dal 1994 svolge attività di formazione su tematiche prevalentemente didattiche. Recentemente ha tenuto corsi di corsi sull’uso delle Tic nella didattica (mappe concettuali) e sulla navigazione sicura nel Web rivolti soprattutto agli studenti. E’ stato preparatore agli esami Ecdl presso il proprio istituto. Ha un blog personale. Qui ha pubblicato in questi ultimi anni 1.700 articoli. E’ articolista presso diverse testate online (OrizzonteScuola, ScuolaInforma e Informazionescuola…). E’ coautore di testi di didattica (Istituto Didattico Teramo). Nel proprio Istituto scolastico ricopre le funzioni di F.S. alle Tic, referente al contrasto al Cyberbullismo e responsabile di plesso. Con il supporto del Municipio 3° e 5° (Roma) ha costituito un gruppo di referenti al Cyberbullismo (2018), che poi ha realizzato un comune regolamento come previsto dalla legge 71/17. Ma la sua attività principale resta quella svolta in aula. Attualmente con 24 fantastici bimbetti.