
Il Ministro Valditara censura l’antifascismo ma nessun provvedimento per chi aggredisce gli studenti
La rabbia delle organizzazioni studentesche alla risposta del Ministro dell’istruzione Giuseppe Valditara contro la preside che ha scritto la lettera sul fascismo “Pochi giorni fa degli studenti sono stati picchiati e feriti gravemente fuori la propria scuola a Firenze da alcuni appartenenti ad un’organizzazione neofascista vicina a Fratelli d’Italia – esordisce Bianca Chiesa, coordinatrice nazionale dell’Unione Degli Studenti, organizzazione studentesca protagonista della piazza antifascista di Firenze di qualche giorno fa – Mentre il Governo non si è nemmeno degnato di denunciare l’accaduto, ieri le studentesse e gli studenti di Firenze hanno risposto dal basso, gridando che la scuola sarà per sempre antifascista”
“Il Ministro Valditara, non solo non si è limitato a prendere nessun provvedimento in merito – prosegue Alice Beccari, dell’esecutivo nazionale dell’UDS – ma ha per giunta minacciato di agire verso una dirigente che con un comunicato ha invitato ad una riflessione sull’esigenza di contrastare e non sottovalutare le nuove forme di fascismo che si stanno manifestando nel Paese”.
“La scuola, tanto proclamata da parte delle istituzioni come una “palestra di democrazia”, viene resa un luogo di controllo dove si applica alienazione e repressione del dissenso – continuano gli studenti – Vogliamo che nelle scuole si pratichi l’antifascismo in tutti gli ambiti, nella didattica, nelle assemblee e in tutti gli spazi di discussione. Vogliamo che non si lasci nessuno spazio di azione per i fascisti che continuano ad aprire sedi all’interno
delle nostre città e ad agire fuori e dentro le nostre scuole”
“La nostra idea di scuola è incompatibile con quella di un ministro che denuncia chi si dichiara antifascista e che protegge chi pratica violenza e fascismo fuori le scuole, vogliamo una didattica e una cultura antifascista, transfemminista e ambientalista subito, contro ogni genere di violenza!” conclude Chiesa.

Organizzazione a ispirazione sindacale nata nel 1994 che si batte per la difesa dei diritti delle studentesse e degli studenti, presente in tutta Italia.
A gennaio 2021 ha lanciato la campagna “Cantiere scuola”, con l’obiettivo di costruire assemblee e spazi di confronto nelle scuole e nelle città per ricostruire dalle fondamenta una nuova idea di scuola pubblica.
Tale lavoro ha trovato il culmine negli Stati Generali della scuola, tenutisi a Roma a febbraio 2022, che hanno visto centinaia di studentesse e studenti e numerose realtà del sociale scrivere il Manifesto della scuola pubblica e presentarlo alla Camera dei deputati.
Quest’anno l’Unione Degli Studenti scenderà in piazza il 18 novembre per sostenere i 5 pilastri fondamentali per ricostruire un nuovo modello di scuola, essi sono il diritto allo studio, l’abolizione dell’alternanza scuola lavoro, il potenziamento delle forme di rappresentanza studentesca, la garanzia del benessere psicologico e un nuovo statuto dei diritti delle studentesse e degli studenti.