Fate bene a sbeffeggiarli, infondo sono ridicoli, tutti i lavoratori della scuola hanno fatto sacrifici enormi, anche voi, che non vi siete mai lamentati al punto da diventare oggetto di un’intervista sui social. E ditelo pure, scrivete, commentate, ripeto indignatevi. Che poi vai a vedere se è vero, è una bufala, o è metà e metà quello che circola in rete. Fate bene di base a parlarne, il più possibile, in qualunque modo, perché fra i fuori sede ci sono alcune categorie di insegnanti piazzati a centinaia, talvolta migliaia di km lontano da casa senza averlo mai scelto. Fra di loro, per citare i peggiori, ci sono ancora le vittime dell’algoritmo del 2015, primo esempio di virtù informatica per nulla virtuoso, utilizzato per il piano straordinario di assunzioni del 2015. Ricordate, vero?

Qualcuno ebbe la faccia tosta, all’epoca, di prendersi il merito di aver “regalato il ruolo” a migliaia di docenti in tutta Italia, precari da 10, 15 o anche 20 anni, in cambio di far scegliere a casaccio la sede a quella genialata tecnologica che fece più danni di un tornado nella vita di migliaia di famiglie italiane. Ancora oggi c’è,  fra voi che prendete in giro la bidella Napoli-Milano, qualcuno che rinfaccia che neanche di quello ci si può lamentare, perché nel 2015 tutti sapevano di poter capitare lontano da casa. E’ vero, ma sfido chiunque a non sottostare alle condizioni “proposte” se ti avvisano che in caso di diniego rischi di perderlo per sempre, il ruolo, essendo in programma la cancellazione delle vecchie GAE dopo le nuove assunzioni. Dunque sì, parlate pure di noi lamentosi fuori sede, che tanto oggi l’unico modo per far conoscere la nostra condizione è passare attraverso il setaccio delle vostre critiche, dei vostri sberleffi, della vostra  assuefazione al fatto che nel 21esimo secolo, in un paese democratico fondato sul lavoro, sia ancora normale andarselo a cercare ovunque tranne che nei pressi della nostra vita, il pane. Parlando parlando magari capirete che forse può bastare, che i sacrifici di tutti i lavoratori hanno il diritto sacrosanto, ad un certo punto, ad un lauto raccolto di frutti, che alcune categorie vengono calpestate più di altre nonostante abbiamo la stessa dignità, lo stesso valore, che a parità di titoli e di stipendio ci spetta lo stesso potere d’acquisto, e che l’unica cosa che davvero val la pena di sollevare e’ quanto sia stato profondamente ingiusto essere ignorati cosi’ tanto, fino ad oggi. Dunque grazie, a nome di tutti i fuori sede per costrizione ed anche a nome di tutti quelli che lo sono per scelta, infondo abbiamo lo stesso obiettivo, formare le nuove generazioni dando il massimo, senza disperdere energie inutili e dannose a piangerci addosso, prima di poterci arrivare.

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