
Contenzioso concorso DS 2017: La Toppa e il Buco!
I lettori ci scrivono…
Si riparla dell’ormai “famigerato” concorso DS 2017. Dopo vari rimaneggiamenti l’emendamento Bucalo, che doveva essere inserito prima nella legge di Bilancio e poi è stato rimandato al Milleproroghe, attualmente in discussione, ha tentato di contemperare le aspettative di alcuni gruppi di cointeressati trascurati nelle prime stesure di novembre e dicembre, con le critiche taglienti arrivate dall’opposizione che chiedeva il rispetto del principio del merito, vessillo principale del Governo e del Ministero. Ha infatti, da una parte, confermato l’avvio di un Corso Intensivo di Formazione, da svolgere in tempi brevi per creare un serbatoio tampone all’attuale graduatoria di DS abilitati, quasi esaurita, e dall’altra parte ha subordinato l’accesso a tale corso ad una prova, scritta od orale, che garantisse una forma di selezione. Il presupposto principale è, per tutti, avere sostenuto lo scritto del concorso 2017. E fin qui ci siamo. Poi si individuano tre categorie di concorrenti: i bocciati allo scritto con contenzioso in atto, i bocciati all’orale con contenzioso in atto, i DS decaduti.
Chi sono questi ultimi? Sono dei Dirigenti Scolastici, molti dei quali destituiti negli ultimi sei mesi, che avevano superato lo scritto e l’orale del precedente concorso, ma non la prova preselettiva. Sono i cosiddetti “sessantini”, cioè coloro che alla preselettiva avevano raggiunto il punteggio di sessanta su cento, ma non avevano raggiunto il punteggio necessario (superiore a settanta) atto a superare la prova. Molti di questi, in un primo momento esclusi dalla procedura concorsuale, ricorsero sulla base logica di aver, comunque raggiunto la sufficienza. E il TAR gli diede ragione: chi ha avuto 6/10 aveva diritto a passare alle prove successive. Il MIUR fece opposizione, e dopo vari anni, nell’estate 2022 ha avuto ragione. Cosicchè tutti i vincitori cosiddetti “asteriscati”, ossia i sessantini ricorrenti che hanno poi superato sia lo scritto, sia l’orale ed erano stati immessi in ruolo come DS, si sono trovati di colpo fuori ruolo e sono stati esautorati e restituiti al ruolo di docenti (ne manca ancora qualcuno in verità). Questa è la terza categoria di concorrenti che si vorrebbe ammettere al CIF (Corso Intensivo Formazione). Il ragionamento potrebbe essere anche giusto: hanno diligentemente fatto i presidi per qualche anno, hanno regolarmente superato la seconda e la terza prova (scritto e orale) del concorso 2017 ed, in fondo, anche alla preselettiva non sono andati poi male, visto che hanno raggiunto il 60, che sarebbe paragonabile alla sufficienza.
Però l’emendamento presentato vuole sottoporre questi tre gruppi (bocciati scritto, bocciati orale, DS decaduti) a una nuova preselettiva, scritta od orale, in cui bisogna totalizzare un punteggio di almeno 6/10 , ovvero sessanta centesimi. Il che potrebbe essere pure equo se limitassimo questa condizione a chi, allo scritto o all’orale, avesse preso un voto inferiore a sessanta, non raggiungendo, dunque, neanche con acrobatici sofismi la sufficienza. Ma chi, allo scritto o all’orale (prove con asticella fissata a 70), ha preso tra i sessanta e i 69,90 perché dovrebbe fare una preselettiva? Questi, ovvero i bocciati allo scritto o all’orale con voto compreso tra 60 e 69,90, hanno già superato la sufficienza. Nessuno ha pensato a loro. E poi, come ultima considerazione, per ciò che riguarda i DS decaduti, immaginiamo che qualcuno di loro non riesca, per qualsiasi motivo, a raggiungere i 6/10 alla nuova preselettiva. Cosa succederà? Dopo aver avuto la sufficienza (oltre i 6/10) in tre prove concorsuali, dopo aver esercitato la funzione di preside per quattro anni ed essere stati esautorati, li si illude di poter rientrare in ruolo col CIF, e poi gli si da la mazzata finale? Sembra un po’ sadico in verità questo meccanismo. Quando si dice “la toppa è peggio del buco”…

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Finalmente un commento sensato alle scellerate decisioni che vengono prese per sanare ingiustizie e azzerare il contenzioso per poi creare le condizioni di nuove ingiustizie (ci sará una banca dati, saranno prove che rispetteranno l’anonimato e l’impermeabilità alla diffusione a “pochi fortunati e via dicendo) e ovviamente di nuovi contenziosi
Ma tu caro mio preside non dovevi neanche essere li, perché non avendo superato la prospettiva non avevi diritto a fare lo scritto Come ciò sia stato possibile è un mistero . Quindi prima di fare la morale agli altri …..stai zitto.