“Lorenzo Parelli vive nelle nostre lotte, la politica ci ascolti subito”: la protesta degli studenti ad un anno dalla morte di Lorenzo Parelli

“Lorenzo Parelli vive nelle nostre lotte, la politica ci ascolti subito”: la protesta degli studenti ad un anno dalla morte di Lorenzo Parelli

21 Gennaio 2023 0 Di Unione degli Studenti

Ad un anno dalla morte dello studente durante uno stage l’Unione Degli Studenti ribadisce la necessità di un incontro con il Ministero dell’Istruzione per ripensare l’alternanza scuola lavoro.                                                              Un anno fa Lorenzo Parelli, uno studente di 18 anni della provincia di Udine, moriva schiacciato da una trave mentre stava lavorando nello stabilimento della Burimec, azienda presso la quale stava svolgendo l’alternanza scuola lavoro. Da quel giorno altri due ragazzi – Giuseppe Lenoci e Giuliano De Seta – hanno perso la vita durante dei percorsi di stage, oggi gli studenti si dichiarano in lutto, ma allo stesso tempo non fanno mancare le loro richieste:

“La morte di Lorenzo non è stata un’incidente – esordisce Bianca Chiesa, coordinatrice nazionale dell’Unione Degli Studenti, sindacato studentesco – è stata un omicidio dovuto al fatto che gli studenti vengono messi a lavorare nello stesso identico contesto in cui muoiono 4 lavoratori ogni giorno, in un sistema che alla formazione dei ragazzi antepone lo sporco profitto delle aziende. Noi non dimentichiamo ciò che è avvenuto: esprimiamo nuovamente totale solidarietà e le nostre condoglianze alla famiglia e agli amici di Lorenzo, ma non rimarremo in silenzio di fronte a tutto questo, il lutto non ci basta”.

“Nonostante i numerosi casi di feriti e morti, nonostante le oceaniche mobilitazioni studentesche di questo ultimo anno il Ministro dell’istruzione Valditara continua a spendere fiumi di parole parlando di riforma dei PCTO senza convocare le organizzazioni studentesche e la politica non muove un dito per garantire la sicurezza sul luogo di lavoro e per ripensare da capo il rapporto tra istruzione e lavoro” – prosegue Alice Beccari, dell’esecutivo nazionale dell’Unione Degli Studenti.

“I PCTO, per come sono strutturati, non fanno altro che insegnarci la logica dello sfruttamento e della precarietà già a partire dalla scuola. Vogliamo sicurezza in ogni luogo di lavoro e l’abolizione delle forme di alternanza scuola – lavoro in funzione dell’istruzione integrata: non accettiamo che la formazione sperimentale sia subordinata alle richieste del mondo dell’impresa, vogliamo invece strumenti innovativi volti alla didattica e che mettano in critica il sistema produttivo attuale per costruire dai luoghi della formazione un modello diverso di società. Pretendiamo che il Ministro Valditara convochi le organizzazioni studentesche e ascolti la nostra proposta di istruzione integrata, così come pretendiamo misure urgenti per la messa in sicurezza dei luoghi di lavoro. A quante altre morti dovremo assistire prima che la politica ci risponda?” – conclude Chiesa