
“Il Manifesto della Pace” del giovanissimo Gioele
È siracusano l’autore tredicenne del brano “Il Manifesto della Pace” comparso su il Corriere Elorino di Rosolini. È l’alunno Gioele Conti, della III E dell’Istituto Comprensivo E. De Cellis di Rosolini, in provincia di Siracusa, a perfezionare un manifesto degno dell’attenzione della stampa. Appassionato di Storia e Geopolitica, nonostante la sua tenera età, con la guida della sua professoressa di storia, la docente Giovanna Lorefice, Gioele ha maturato una riflessione che non ha lasciato indifferente la stampa locale. La sua analisi parte dallo studio del Manifesto del Futurismo del poeta Filippo Tommaso Marinetti e dalla volontà di volersi contrapporre all’inno di violenza e alla guerra, contenuto in esso, al punto da esser considerato, sin dalla sua comparsa su Le Figarò (1909) il testo simbolo delle cause culturali che presumibilmente hanno indotto lo scoppio della Prima Guerra Mondiale.
Il manifesto redatto dal giovanissimo autore è un inno “alla Pace e al buono che è in tutti noi” mentre “la magnificenza del Mondo sta volgendo al peggio“.
Ecco il testo integrale:
IL MANIFESTO DELLA PACE
- Noi vogliamo cantare alla libertà e ai diritti umani ripudiando l’odio e la morte.
- La pace la libertà e l’uguaglianza tra gli uomini saranno elementi fondamentali nella nostra poesia.
- Alcuni esaltano violenza e odio. Noi vogliamo e DOBBIAMO esaltare la pace e il buono che c’è in tutti noi. Vogliamo dare il buon senso a tutti voi e donare amore.
- La magnificenza del mondo sta progredendo in peggio con le guerre e le carestie. Se solo ci fosse una pace duratura tra i popoli della Terra il mondo sì che sarebbe davvero migliore e un posto più giusto.
- Noi vogliamo inneggiare all’uomo che sa rispettare la natura e sfruttare le risorse che essa offre con parsimonia; al fine di tutelarla e proteggerla e manifestare contro coloro che la deturpano per scopi economici o semplicemente personali.
- Bisogna che il poeta funga da “messaggero” di pace e che illumini, con la sapienza e diligenza professionale, tramite i suoi scritti, gli uomini verso un clima di tolleranza e pace reciproca.
- La bellezza si può ritrovare anche nei piccoli gesti di gentilezza e amore ed ogni scritto o poesia in cui domina un senso di armonia e unione fra i popoli venga descritta come un’opera di tutto rispetto e che merita di essere ricordata con magnificenza al fine di posizionare gli uomini su uno stesso piano senza che nessuno venga travolto da altri.
- Ricordare è uno dei metodi più efficaci per non commettere gli stessi errori del passato e quindi far crescere persone GIUSTE e TOLLERANTI che non si credano superiori. Ricordiamoci che viviamo in un tempo che viene plasmato dalle nostre azioni e quindi pensare di non strafare e rimanere nei margini umani.
- La guerra è l’Inferno che noi stessi uomini abbiamo creato e che purtroppo usiamo tutt’ora ai fini di “ripulire” tutto quello che identifichiamo come diverso. L’unico modo per ripulire il mondo è quello di sapere che sappiamo che siamo diversi ed è proprio in questo che dobbiamo trovare la forza di sentirci uniti su uno stesso livello sociale.
- Noi vogliamo riempire i Luoghi di Culto al fine di sensibilizzare i giovani sul male del mondo ed evitarlo a tutti i costi ed appoggiare movimenti che vogliono soltanto un’uguaglianza e pace in tutto il mondo e in tutti noi.
- Noi istruiremo, canteremo, urleremo, illustreremo, inculcheremo, annunceremo che la Pace va professata in tutte le sue sfaccettature a partire da ora, indipendentemente da etnie o religioni; perché la Pace è l’unica religione MONDIALE che non può e non deve essere rinunciata e infangata, ma nemmeno usata come scusa per dare inizio ad altri conflitti e fare del male; preparare la guerra per ottenere la pace è la bestemmia più grande che un essere umano fa nei suoi confronti e contro gli interessi degli altri che corrispondono ai propri. Tutti gli uomini devono sapere come aiutare ed essere aiutati perché contare sugli altri è fondamentale se si vuole andare avanti in questo mondo.
LA PACE COME UNICA RELIGIONE PROFESSATA DA TUTTI
GIOELE CONTI

Doriana D’Elia – Pedagogista e Presidente CNDI Coordinamento Nazionale Docenti Immobilizzati
Grazie per averlo pubblicato e prestato attenzione, questo Manifesto è straordinario!