Gentile Redazione,
Gentili Giornalisti,
il comitato NESSUN PRECARIO RESTI ESCLUSO scrive in rappresentanza di una parte dei precari storici, degli idonei al Concorso Ordinario scuola secondaria, dei neolaureati interessati alla carriera scolastica.
Ci opponiamo fermamente al comma 2 dell’emendamento 13.0.22 al DL aiuti quater n. 176/2022 presentato dai senatori FdI BUCALO, IANNONE, MARCHESCHI, GELMETTI, AMBROGIO, MENNUNI, NOCCO: “Le graduatorie di merito di cui al comma 9 bis dell’articolo 59 del decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 luglio 2021, n. 106 sono integrate, nel limite delle autorizzazioni di spesa previste a legislazione vigente e nel rispetto del regime autorizzatorio di cui all’articolo 39, commi 3 e 3-bis, della legge 27 dicembre 1997, n. 449, con i candidati ammessi alle distinte procedure e che si sono sottoposti alla prova orale. Le graduatorie sono utilizzate annualmente, ai fini dell’immissione in ruolo e sino al loro esaurimento”.
Il Concorso Straordinario bis ex DL 73/2021, art. 59 c. 9-bis, mette a bando 14.000 posti già autorizzati dal MEF e residuati dalle immissioni in ruolo dalle graduatorie di merito di altre procedure: il candidato vi accede esclusivamente con tre anni di servizio statale, sostiene una prova orale senza voto minimo di idoneità, viene confermato in ruolo dopo una formazione universitaria di 5 CFU.
Una modifica sostanziale al bando del Concorso Straordinario bis come quella avanzata dall’emendamento in oggetto, per di più a procedura già espletata e con vincitori già individuati da alcune graduatorie conclusive, genera una lunga sequenza di considerazioni e discriminazioni.
Innanzitutto, si configurerebbe un trattamento non equo verso i precari che non hanno potuto iscriversi al Concorso Straordinario bis o si sarebbero iscritti in ragione delle nuove condizioni che si intendono applicare:
- i candidati in attesa della Procedura Abilitante Straordinaria ex DD 497/2020 (mai più considerata nel disegno sul reclutamento a fronte dei tantissimi iscritti), poiché con l’iscrizione al Concorso Straordinario bis non è garantita la partecipazione ai percorsi abilitanti a coloro che non risultino tra i 14.000 posti banditi;
- i candidati residenti in regioni in cui non è stata bandito il Concorso Straordinario bis per mancanza di posti autorizzati, poiché il trasferimento in altra regione, di per sé dispendioso o impossibile per motivi organizzativi, sarebbe stato certamente valutato in modo differente con la garanzia di graduatorie ad esaurimento ed immissione garantita;
- i precari non statali, vale a dire coloro che hanno il requisito dei tre anni di servizio negli istituti paritari o tra statali e paritari, poiché sono stati integralmente esclusi dal Concorso Straordinario bis; costoro devono necessariamente attendere la Procedura Abilitante Straordinaria ex DD 497/2020 nominata al punto 1, che ancora non è stata svolta.
Inoltre si configurerebbe un danno verso gli idonei dei vari concorsi ordinari (ex DD 499/2020 e DD 826/2021), alcuni dei quali banditi precedentemente e ancora in svolgimento.
- Nel Concorso Straordinario bis manca il voto minimo di idoneità, pertanto tutti i candidati potrebbero essere inseriti all’interno del sistema scolastico soltanto per essersi iscritti e non per il loro merito. Crediamo che rendere a esaurimento queste graduatorie contraddica la visione del ministro Valditara di una scuola il cui centro sia appunto il merito.
- Allo stato attuale le uniche graduatorie di merito valide possono essere quelle del Concorso Ordinario, i cui vincitori/idonei hanno superato due-tre prove selettive con voto minimo di idoneità 70/100. Già 14.000 posti autorizzati dal MEF sono stati dedicati al Concorso Straordinario bis, sottraendoli alle immissioni destinate al Concorso Ordinario, bandito due anni prima; con l’emendamento in oggetto gli esclusi dai posti a bando del Concorso Straordinario bis avrebbero la precedenza sugli idonei del Concorso Ordinario, quando la priorità, a nostro avviso, dovrebbe essere riferita a questi ultimi.
L’emendamento in oggetto inoltre bloccherebbe di fatto il reclutamento, nonostante l’appena approvata riforma Bianchi e gli obiettivi connessi al PNRR:
- Non ci sarebbe più necessità di espletare la Procedura Abilitante Straordinaria ex DD 497/2020 (per la quale i candidati hanno già versato la quota di partecipazione), considerato che tutti gli iscritti al Concorso Straordinario bis si abiliterebbero con soli 5 CFU.
- Non ci sarebbe motivazione per indire i futuri Concorsi Ordinari, previsti invece a cadenza annuale, poiché, laddove tutti i partecipanti al Concorso Straordinario bis avessero diritto all’immissione in ruolo dalle previste graduatorie a esaurimento, si accumulerebbe una grande offerta di docenti a fronte della domanda, mentre questa è sempre più in contrazione demografica.
Noi non siamo contrari alle procedure riservate ai precari. Siamo contrari alle leggi ad personam. Per questo, chiediamo ai Senatori della V Commissione Bilancio che l’emendamento 13.0.22 venga stralciato e al Parlamento e al Governo di riflettere invece su un doppio canale strutturale che preveda la priorità dei concorsi ordinari e un percorso riservato di abilitazione e stabilizzazione aperto a TUTTI i precari con almeno tre anni di servizio (sulla falsariga delle graduatorie regionali per il sostegno ex DM 259/2022).
Il Comitato NESSUN PRECARIO RESTI ESCLUSO

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Grazie a chi ha scritto il comunicato. Se l’emendamento dovesse passare così com’è taglierebbe le gambe non solo a tutti gli idonei dell’ordinario ma anche alle generazioni di futuri insegnanti. Il numero delle cattedre non è infinito e i tagli sono già stati ampiamente annunciati. Come si concilia tutto ciò con la riforma Bianchi?
E inoltre, ci sono migliaia di precari che avevano i requisiti per iscriversi al concorso in oggetto e non l’hanno fatto perché il bando era di per sé assurdo. Se passasse l’emendamento fioccherebbero migliaia di ricorsi e cause… A me pare tutto davvero fuori da ogni logica.