Nella bozza della legge di bilancio, all’articolo 89, NUOVO DIMENSIONAMENTO DELLE SCUOLE

Nella bozza della legge di bilancio, all’articolo 89, NUOVO DIMENSIONAMENTO DELLE SCUOLE

Nella bozza della legge di bilancio, all’articolo 89, NUOVO DIMENSIONAMENTO DELLE SCUOLE (pag. 50), si prevede che a partire dal 2024/2025 il parametro minimo di alunni per mantenere l’autonomia scolastica passi da 500 a 900 alunni.

La riduzione del numero di istituzioni scolastiche comporterà la riduzione del personale ATA (come se non bastassero i tagli degli ultimi vent’anni),  la riduzione del numero complessivo delle classi, e di conseguenza la riduzione del numero dei docenti.

Questo nuovo parametro metterà a rischio l’esistenza delle scuole delle isole e quelle di montagna. E’ facile ipotizzare che si scatenerà il solito conflitto nella scelta di quali scuole tagliare e quali accorpare. Le regioni che vorranno salvare le scuole di montagna dovranno aumentare i numeri della scuole di città, creando le condizioni per cui saranno violati i parametri delle classi in cui sono presenti alunni in situazione di handicap.

E’ previsto anche che le economie ottenute da questo taglio vadano alla contrattazione per i dirigenti scolastici; e un compenso in più anche per i revisori dei conti che in questi anni hanno lavorato per attaccare i contratti nazionali.

Le scuole diventeranno ancor più simili a caserme mal equipaggiate, dove tutto dovrà funzionare secondo disposizioni autocratiche, senza il minimo interesse per l’istruzione, ma solo per l’organizzazione esterna della scuola, e dove i diritti saranno ancor più compressi.

E’ un altro passo nella distruzione della scuola pubblica.

legge-di-bilancio-2023-bozza-del-23112022

 

Cobas Cagliari

Comitati di Base della Scuola