SBC: Ministero dell’Istruzione e del merito tra continuità e omologazione

SBC: Ministero dell’Istruzione e del merito tra continuità e omologazione

16 Novembre 2022 0 Di Libero Tassella

Io credo che il dicastero dell’Istruzione sarà gestito forse più degli altri nel solco della continuità in questa legislatura, del resto un filo rosso, a mio avviso, lega i ministri da Berlinguer Luigi a Valditara Giuseppe , passando dai governi D’Alema a Meloni.

Pure i 5 stelle hanno in realtà governato nel solco dei precedenti, chi ha provato a uscire dal seminato è stato costretto alle dimissioni come Fioramonti nel Conte 2.

Una visione di una scuola neoliberista al servizio dell’economia, del mercato, dei poteri forti italiani e internazionali che sono dietro i governi che si sono succeduti nelle varie legislature e realmente governano il nostro Paese.

L’ istruzione deve essere e lo è da tempo ormai al servizio del mercato, al sapere si è sostituito il fare o meglio quello che chiamano il saper fare quante più cose possibili in una lotta spasmodica contro il tempo tra curriculare extracurriculare e progettuale. Le scuole sono grandi supermercati dove ci deve essere di tutto.

Ai tempi distesi e complessi dell’ apprendimento e della conoscenza si è sostituito il tempo corto della competenza e l’anatomia dell’unità di apprendimento veri feticci pedagogici ai quali ora si è aggiunto il digitale del PNRR che a mio avviso produrrà non dei terrestri ma dei marziani.

Dalla complessità di un tempo si passa ora alla semplificazione e si arriverà alla banalizzazione.

Avremo tra breve una educazione standard che non educa alle differenze, alle possibilità e alla complessità ma all’omologazione in quanto questa è la base di ogni economia di consumo, obsolescenza e omologazione sono l’anima del consumismo.

Del resto un intellettuale italiano di fama europea lo aveva previsto negli anni Settanta oltre 50 anni fa , lo ricordate? Si chiamava Pier Paolo Pasolini.
Ma credo che non avesse previsto che la scuola fosse omologata e integrata, in quegli anni la scuola era molto diversa.