Si fa sempre più pressante la necessità di rinnovare il Contratto Nazionale dei dipendenti della scuola. Non solo perché è scaduto da anni, ma anche perché il drammatico aumento dell’inflazione rischia di avvicinare alla soglia di povertà centinaia di migliaia di dipendenti pubblici. Gli stessi dipendenti che negli anni scorsi hanno combattuto il Covid rendendo le scuole italiane i luoghi più sicuri del Paese.
Le risorse sinora stanziate non sono sufficienti, ma è necessario che il contratto venga rinnovato al più presto. Noi socialisti lo sostenevamo quando alla guida del Ministero era il prof. Bianchi, lo sosteniamo oggi che il Ministro è il prof. Valditara.
In settimana il PSI chiederà di incontrare il Ministro, per discutere proprio delle condizioni in cui lavora il personale scolastico tutto e per capire le linee d’azione del Ministero ora guidato dalla destra. Dispersione scolastica, riforma dei cicli, valutazione degli Istituti, formazione, assunzione e carriera dei docenti, su questi argomenti vorremmo ascoltare le proposte del nuovo Ministro. Argomenti sui quali il PSI ha da anni messo in campo le proprie proposte…troppo spesso inascoltate. Così, in una nota Enzo Maraio, Segretario nazionale PSI e Luca Fantò, Referente nazionale PSI scuola, ricerca e università.

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