L’intervento del prof. Cardini nell’ambito del Festival Parole in Cammino è stato affascinante e di grande livello

L’intervento del prof. Cardini nell’ambito del Festival Parole in Cammino è stato affascinante e di grande livello

Ottobre 27, 2022 0 Di Massimiliano Bellavista

Una cosa ci ha particolarmente colpito, ovvero la sua grandissima apertura e umiltà nei confronti degli Studi storici. Infatti, ripercorrendo per sommi capi una vita di studi. Cardini ha sottolineato l’importanza prevalente delle opere e degli studi storici ‘aperti’ ovvero quelli che non pretendono di essere ‘conclusivi’ ma vogliono semplicemente aggiungere un mattone all’edificio sempre in costruzione della conoscenza. La storia ci riserva sempre sorprese. Ci riserva sempre nuove occasioni di approfondimento in direzioni inattese. La storia ci vuole vedere in faccia ha concluso lo storico.

Franco Cardini (Firenze, 5 agosto 1940) è uno storico e saggista italiano, specializzato nello studio del Medioevo

 

 

Quanto rimane oggi delle tradizioni del medioevo e quanto siamo distanti o vicino a quel periodo?

“Le tradizioni non sono una eredità del passato ma uno strumento per indagare sulle proprie radici e per meditare sul passato. Esse non sono alternative ma complementari alla memoria”.

 

 

 

 

 

 

Cosa possiamo fare perché i ragazzi di oggi continuino a studiare la storia?

“Occorre prima di tutto il rinnovo dell’ interesse da parte dei giovani per la vita sociale e la cittadinanza condivisa. L’interesse negli studi storici parte innanzitutto dalla condivisione e scambio sociale di contenuti e interrogativi. Il palio e la vita contradaiola è per esempio uno strumento civico e storico di straordinaria importanza. L’immaginario oggigiorno è straordinariamente impoverito, così come le capacità di lettura e scrittura. Però istintivamente questa carenza la avvertiamo tutti, basti vedere la grande abbondanza nel Paese di rievocazioni storiche anche un po ingenue o fantasiose ma che nascondono il bisogno di ricostruire una geografia morale e spirituale condivisa”.

 

Cos è per lei un premio?

“È una sorta di liturgia sociale di cui diffido. Tuttavia è un mezzo importante per misurarsi con sé stessi e la considerazione che gli altri hanno di noi. Spero di meritarmelo”!!!