
Che fine ha fatto il Ministero dell’Istruzione pubblica…?
C’è preoccupazione tra i socialisti riguardo alla formazione del prossimo governo. Per molte ragioni ma in particolare per ciò che riguarda l’Istruzione pubblica. Il fatto che si parli poco, troppo poco di chi potrà andare a ricoprire l’incarico di Ministro dell’Istruzione, definisce il peso che a tale dicastero danno le donne e gli uomini della destra. Preoccupa anche la naturale e legittima propensione della destra a favorire l’impresa privata, a considerare l’impresa come la miglior forma di gestione delle risorse e quindi la propensione a privatizzare l’istruzione, ad aziendalizzarla, a sostenere economicamente le scuole non statali a dispetto dell’art. 33 della nostra Costituzione. Qualche campanello d’allarme è già suonato. Nelle Regioni amministrate dalla destra e nel nord del Paese dove la Lega da tempo porta avanti la sua battaglia per la regionalizzare l’Istruzione pubblica.
Noi socialisti consideriamo l’Istruzione pubblica il principale strumento che lo Stato può dare ai propri giovani affinché godano di pari opportunità. Tutti. Noi socialisti vigileremo affinché ciò accada. Così, in una nota Enzo Maraio, Segretario nazionale PSI e Luca Fantò, Referente nazionale PSI scuola, ricerca e università.

La Voce della Scuola è una testata giornalistica online, registrata presso il tribunale di Napoli, specializzata nel settore scolastico ma aperta al mondo della cultura e della formazione in ogni settore. La nuova testata è un’emanazione dell’associazione di promozione sociale La Voce della Scuola Live, che promuove a sua volta anche la cultura, la comunicazione, l’editoria, l’informazione e il loro uso libero e corretto, al servizio della cittadinanza e in collaborazione con i più svariati soggetti (associazioni, enti non profit, enti pubblici e privati, ecc.).