
La lezione di Serianni è legata a ciò che ci piacerebbe definire ‘il fascino dell’istruzione’, nasce così un premio a lui dedicato nel corso dell’evento La Festa della Scuola
È una prerogativa assai frequente del mondo culturale italiano dimenticare i propri intellettuali di punta, in special modo una volta che si sono codificati i loro contributi ed etichettati, in una sorta di istinto entomologico, i loro contenuti piu rappresentativi. Per fortuna, grazie alla Festa della Scuola e allo sforzo di Massimo Arcangeli, questo non è avvenuto con Luca Serianni. Di lui, ieri sera al Teatro Ventidio Basso di Ascoli sua città natale, dinnanzi a familiari ed amici, si è voluto ricordare soprattutto l’uomo prima ancora che l’insigne studioso e l’intellettuale. Il modo migliore per farlo è stato organizzare quel che nessuno finora aveva messo in atto, ovvero intitolargli un premio, che ogni anno, a partire da questo ottobre a Siena sarà conferito a figure di spicco del mondo intellettuale internazionale.
Figure che come lui, siano contraddistinte da un tratto umano caratteristico e rinoscibile, ovvero la capacità di rimanere sempre aperti, umili e curiosi verso la conoscenza; quella su cui con duro lavoro e grande successo si è contribuito a far luce certo, ma soprattutto quella che resta ancora da scoprire, ancora da approfondire. E ancora da divulgare. Si perché non è certamente un caso che il premio Serianni sia stato voluto e creato dagli organizzatori de La Festa della Scuola. Serianni infatti al tema dell’istruzione ha dedicato tutta una vita, lui che anche nella sua ultima lezione universitaria del Giugno 2017 volle identificare i suoi studenti con lo Stato, in quanto comunità di cittadini che il docente ha il dovere di servire con onore e disciplina, contribuendo così, come usava ripetere, alla realizzazione del bene comune. La lezione di Serianni è questa ed è legata a ciò che ci piacerebbe definire ‘il fascino dell’istruzione’. Proprio questa lezione è stata ben messa in luce ad Ascoli, in tempi in cui l articolo 54 della costituzione è poco collegato nel senso comune all’insostituibile ruolo civico degli insegnanti, cui devono essere sempre garantite le migliori condizioni e risorse per esercitarlo a pieno. Appuntamento dunque a Siena, il 27 ottobre per il premio Serianni.

MASSIMILIANO BELLAVISTA è ingegnere, blogger (www.thenakedpitcher.com) e docente universitario all’università di Siena. CEO di Keirion consulting dal 2006. Vincitore di vari premi letterari, suoi racconti e poesie sono pubblicati su riviste e antologie. (Castelvecchi e Franco Angeli fra gli editori di riferimento). Scrive recensioni e rubriche settimanali di ambito letterario per alcune riviste letterarie e giornali (Sound 36, Toscanalibri, Direfarescrivere, The Pitch tra gli altri). Lavora nell’Ufficio stampa di alcuni festival letterari nazionali. Anima a Siena la scuola di scrittura Recensio, pensata per gli studenti delle scuole superiori (con cui contribuisce tuttora a formare sui temi della retorica, dello stile e dei processi argomentativi migliaia di giovani ogni anno), e cura a Bologna Barzhaz, scuola di lettura e scrittura per autori emergenti. Le sue opere di narrativa, poesia e management sono pubblicate in italiano e in inglese (in uscita i racconti nel 2021 in versione inglese, russa e spagnola). Nel 2020 sono usciti per Controluna ‘La poesia è morta e altro versi’ e per Castelvecchi ‘Punto triplo e altri racconti’, nel 2021 ‘Per amore e per arte’ (Betti Editore).