Nell’anno scolastico appena iniziato gli alunni stranieri risultano in leggero calo, in linea con il dato in riduzione complessivo, ma comunque i non italiani sfiorano le 800 mila unità: sono 795.560 e se si considera il totale degli alunni iscritti in Italia (7.286.151) gli stranieri costituiscono il 10,9%: lo riporta il Focus sui “Principali dati della scuola – Avvio anno scolastico 2022-2023”, elaborati dall’Ufficio statistica del Ministero dell’Istruzione. “Abbiamo ormai iscritta una percentuale importante di alunni non italiani – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – perché ben uno studente su otto è alloglotto. In tutto sono quasi 800 mila, davvero tanti e questo non può che arricchire le nostre scuole, ma è un dato di fatto che mancano in organico gli insegnanti di lingua italiana per stranieri. Assieme ai docenti specializzati, servirebbero anche le compresenze, per permettere di lavorare in classe in sottogruppi. Anche per loro – conclude Pacifico – servono risorse immediate”.

IL FOCUS MINISTERIALE

Dalla ricerca, commentata dalla rivista Tuttoscuola, emerge che i due terzi degli alunni stranieri iscritti si trovano nelle regioni settentrionali, mentre nelle regioni meridionali la loro presenza non va oltre il 3,7%. Nelle scuole dell’infanzia, dove i bambini stranieri sono oltre 103mila, pari al 12,6% degli 823mila iscritti, la Lombardia ne registra il numero più elevato (22.795), ma è l’Emilia-Romagna la regione con la percentuale più elevata (27,4%), seguita dal Veneto con il 23,9%. Nella scuola primaria gli alunni con cittadinanza non italiana superano le 300mila unità e sono il 13,3% dei due milioni e 261 mila presenti. Sempre l’Emilia-Romagna ha la percentuale più alta di alunni stranieri in questo settore (22,1%), seguita dalla Lombardia con il 21% e dalla Liguria con il 19,3%. Ma anche nella scuola primaria come nella scuola dell’infanzia è la Lombardia ad avere il maggior numero di scolari iscritti: 82.097.

Invece, sono quasi 185mila gli alunni stranieri presenti nelle scuole secondarie di I grado, pari a circa il 12% del milione e 557mila iscritti. In Lombardia gli alunni stranieri di questo settore sfiorano le 50mila unità, ma ancora una volta è l’Emilia-Romagna a registrare la percentuale più elevata di presenze (19,2%).

Infine, nella secondaria di II grado gli studenti stranieri sono oltre 206mila su 2 milioni 646 mila (7,8%). Molti di loro, se fosse stato approvato lo jus scholae, ieri avrebbero potuto votare nelle elezioni politiche come i loro compagni di classe diventati maggiorenni. In Lombardia sono circa 48mila gli alunni stranieri, ma è sempre l’Emilia-Romagna a registrare la percentuale più alta, 12,8%. La Sardegna è la regione con la percentuale più bassa di alunni stranieri presenti (2,9%), seguita dalla Campania (3,2%), dalla Puglia (3,6%) e dalla Sicilia (3,9%).

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