
SCUOLA – Inflazione a settembre all’8,9% per colpa del carrello della spesa più caro degli ultimi 40 anni. Anief: a docenti e Ata gli stipendi del 2018, il nuovo Governo dovrà trovare in fretta 6 miliardi per rinnovargli il contratto
L’aumento dei prezzi per l’acquisto dei beni primari fa decollare l’inflazione: a settembre il costo della vita è arrivato a crescere, attestandosi all’8,9%: siamo ai massimi dal 1985. “Questa volta a spiegare l’accelerazione dei prezzi non sono solo gli “energetici”, ma soprattutto i beni del cosiddetto “carrello della spesa” ai massimi dal luglio 1983”, scrive oggi La Repubblica. Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “in queste condizioni inflattive sempre più pesanti gli stipendi pubblici, soprattutto di chi è ad inizio carriera e costretto a stare fuori provincia, si avvicinano alla soglia di povertà. Diventa impellente l’esigenza di rinnovare il contratto dei comparti Istruzione, Università e Ricerca, che riguarda oltre un milione e mezzo di lavoratori a cui continuiamo a dare stipendi fermi al 2018 e sempre più lontani, soprattutto nella scuola, dalla media UE”.
“A questo punto – continua il sindacalista autonomo – il Governo che si appresta ad essere formato dovrà trovare in fretta 6 miliardi da annettere alla legge di bilancio. Un modo per reperire la somma potrebbe essere quello di assorbirla dal tesoretto di 20 miliardi di euro in più rispetto alle previsioni previsto dalla nota di aggiornamento al DEF, la Nadef, che ha ricevuto il via libera dall’Esecutivo dopo avere appurato un quadro di crescita economica. In questo modo – conclude Pacifico – potremo adeguare l’indennità di vacanza contrattuale della busta paga dei lavoratori pubblici, esattamente come aveva previsto Anief a luglio quando aveva chiesto un contratto ponte per il personale scolastico sul quale si era detto d’accordo anche il ministro Patrizio Bianchi”.

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