
Ripensare l’alternanza scuola lavoro, evitare altre morti
Ancora una volta uno studente è deceduto a causa di un incidente sul luogo di lavoro, durante un’esperienza di alternanza scuola-lavoro.
Il PSI esprime cordoglio e vicinanza alla famiglia del giovane Giuliano De Seta.
Catapultare i giovani in luoghi di lavoro altamente rischiosi è il segnale di una superficiale visione del rapporto tra mondo del lavoro e mondo dell’istruzione pubblica. L’alternanza scuola-lavoro non può essere considerata un “rito di passaggio” né lo strumento per permettere alle aziende di testare i propri eventuali, futuri dipendenti. Il mondo del lavoro presenta delle complessità che l’alternanza scuola lavoro non sembra prendere in considerazione.
E’ sempre più evidente come la pratica del PCTO, introdotta con la legge 107 del 2015, debba essere rapidamente riformata. Questo dovrà essere il primo compito del prossimo Governo ma intanto, nell’attesa, sarebbe forse opportuno sospendere questa pratica che in Italia ha già causato, in pochi mesi, la morte di altri due studenti, Lorenzo Parrelli e Giuseppe Lenoci. Così, in una nota Enzo Maraio, Segretario nazionale PSI e Luca Fantò, Referente nazionale PSI scuola, ricerca e università.

La Voce della Scuola è una testata giornalistica online, registrata presso il tribunale di Napoli, specializzata nel settore scolastico ma aperta al mondo della cultura e della formazione in ogni settore. La nuova testata è un’emanazione dell’associazione di promozione sociale La Voce della Scuola Live, che promuove a sua volta anche la cultura, la comunicazione, l’editoria, l’informazione e il loro uso libero e corretto, al servizio della cittadinanza e in collaborazione con i più svariati soggetti (associazioni, enti non profit, enti pubblici e privati, ecc.).