Ogni anno noi insegnanti precari, in migliaia, attendiamo la nomina per le supplenze, nomina espletata attraverso un sistema informatico impostato in base ai dettami dell’Ordinanza Ministeriale.

L’algoritmo che provvede ad assegnare le cattedre lavora abbinando le posizioni dei docenti inseriti nelle graduatorie provinciali (GPS) alle sedi scelte dai docenti stessi, incrociando il punteggio di ogni docente con le supplenze disponibili nei vari istituti scolastici.

I problemi nascono spesso già prima delle assegnazioni, in quanto alcuni docenti non trovano corrispondenza fra il punteggio maturato e quello effettivamente pubblicato in GPS dall’Ufficio Scolastico di appartenenza; tali errori non sempre vengono corretti e si ripercuotono in sede di assegnazione (a beneficio di qualche furbo ed a danno di chi lavora correttamente). Oltre alle correzioni assenti, accade che non ci sia verifica di titoli da parte dell’USP né degli istituti in cui il personale prende servizio su supplenza e che ci si trovi scavalcati da chi non avrebbe diritto ad una supplenza.

Non sempre, inoltre, l’USP provvede a rispondere ai chiarimenti richiesti via mail dai docenti, ne veniamo tutelati dai sindacati.

Il sistema di assegnazione delle supplenze, come detto sopra, è impostato in modo da abbinare le preferenze delle scuole scelte ai docenti, lavorando in base al punteggio in graduatoria ed ai posti disponibili per le supplenze.

I docenti però non hanno contezza di quante siano le disponibilità effettive in ogni istituto, in quanto vengono pubblicate insieme alle assegnazioni o comunque successivamente alla scelta delle proprie preferenze, e già questo non riflette trasparenza nel sistema: l’espressione delle proprie preferenze avviene al buio.

Questo, con le assegnazioni in presenza, non sarebbe potuto avvenire.

Inoltre il sistema, effettuato un primo turno in base alle prime disponibilità, non tiene conto del fatto che ci saranno nuove disponibili supplenze (per vari motivi, ad esempio rinunce) in scuole di preferenza di docenti non “abbinati” attraverso il primo turno, perché riparte a calcolare le assegnazioni dall’ultima posizione per cui ha lavorato in precedenza. La conseguenza è che docenti con punteggi maggiori si vedono “scavalcati” da colleghi che occupano posizioni minori in graduatoria.

Questo, con le assegnazioni in presenza, non sarebbe potuto accadere.

Chiediamo più trasparenza da parte degli Uffici Scolastici e del Ministero dell’Istruzione.

Chiediamo assegnazioni in presenza oppure un sistema trasparente e corretto.

SIAMO STANCHE DI TUTTO CIÒ SIAMO PRONTE A FAR SENTIRE LA NOSTRA VOCE

 

In fede

Insegnanti  scartate dalle  nomine GPS provincia di Firenze

Chiara Bernardini

Ilaria d’Amore

Elena Caria

Laura Bonura

Piccirillo Angelina

Laura Gambino

Micaela Assenza

Pengue Pasqualina

Caterina Forti

Francesca Pennacchia

Angela Piccirillo

Rita Ariccia

Samanta issich

Anna Pina Grasso

Saviano immacolata

Viola italiani

Falletti Emanuela

Alessia Bruni

Roberta Pierini

Teresa Bressani

Saviano Immacolata

Camilla Chini

Margherita Marchi

Costanza Ceccarelli

Antonella Vastano

Gioia Vettore

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