
SCUOLA – Governo e ministro Bianchi blindano il docente esperto e chiudono agli emendamenti sui precari: Anief non ci sta e annuncia lo sciopero
Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “dire no agli emendamenti Anief al decreto Aiuti Bis sulla conferma dell’organico Covid, sull’allargamento delle graduatorie del concorso Straordinario bis e sulla cancellazione del docente esperto, sui quali subito si sono detti d’accordo tutti i partiti e gli altri sindacati, sarebbe l’ultima beffa del Governo uscente: prima si segnalano gli emendamenti poi si mandano in soffitta o dichiarano inammissibili. Questa non è democrazia ma è tecnocrazia. È chiaro che abbiamo un Governo che rimane sordo agli appelli che provengono dal mondo della scuola. Senza organico aggiuntivo, la cena salterà perché sarà difficile garantire la riapertura al tempo delle varianti, della crisi energetica, del PNRR. A questo punto, se il Governo non intende cambiare linea sulla scuola, dopo la manifestazione a Roma del 30 agosto, siamo pronti allo sciopero. Lo ribadisco: la scuola non può fare a meno dell’organico Covid, come pure delle stabilizzazioni dei precari”.
Le dichiarazioni di Pacifico fanno seguito alla posizione del Governo sul docente esperto: sembra che non vi sia alcuna intenzione di effettuare modifiche al DL 115 e quindi si confermerebbe in sostanza il testo approvato dal Consiglio dei ministri ad inizio agosto: Alessandra Sartore, sottosegretaria al MEF, ha spiegato alla VII commissione del Senato che vi è “la massima attenzione del Governo sui vari temi sollevati”, ma “il Governo non intende presentare, per ristrettezza di tempi, emendamenti al provvedimento in esame e che non sono disponibili ulteriori risorse. Eventuali emendamenti presentati che richiedono una copertura, e che quindi non potranno essere accolti – ha concluso la sottosegretaria – verranno tuttavia considerati, se di comune interesse, come suggerimenti al Governo per la futura attività legislativa”. Anche il ministro Patrizio Bianchi ha confermato questa linea confermando che quest’anno non sarà confermato l’organico Covid: “quest’anno non ci saranno le 40 mila supplenze legate al covid. Quindi non è che mancano ma non ci sono perché erano legate al covid. Stiamo lavorando per garantire a coloro che verranno la tavola apparecchiata e si può iniziare a servire la cena”.
Secondo il presidente Anief, quindi, “sarebbe stato meglio prendere una decisione politica frutto di incompetenza e di ignoranza rispetto ai problemi della scuola italiana. Se non cambierà niente, il 6 settembre Anief inizierà lo stato di mobilitazione del personale scolastico con assemblee e uno sciopero generale perché subito dopo le elezioni ci sia rispetto per la voce di chi lavora dentro le nostre scuole da parte di chi rappresenterà il legislatore nei prossimi cinque anni”, conclude il presidente Anief.

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