In questi giorni di metà agosto centinaia di migliaia di precari della scuola stanno provando a compilare la domanda telematica GPS per ottenere una supplenza per l’anno scolastico 2022/23.

Lo stanno facendo nei giorni tipici delle vacanze, con una tempistica assegnata a dir poco infelice.

Gli uffici scolastici, non hanno ancora completato le immissioni in ruolo, alcuni stanno terminando solo adesso le assegnazioni provvisorie e quindi non c’è modo di pubblicare le cattedre disponibili. Lo fanno a fronte di graduatorie pubblicate strapiene di errori di ogni tipo, o addirittura esempi come Roma, dove le graduatorie non sono neppure uscite.

Il ministero dimissionario, impegnato nell’attuazione dell’ultima porcheria, l’istituzione del “docente esperto”, che tanta rabbia sta creando tra i lavoratori della scuola, continua imperterrito nella sua opera di creare solo caos nella scuola pubblica e verso i suoi lavoratori.

La famosa procedura informatizzata per la compilazione delle graduatorie è stata in realtà data in carico alle segreterie, già oberate di lavoro, apportando così altri innumerevoli problemi ed errori.

Il risultato finale sarà disastroso, con molti errori nell’assegnazione dei posti, a danno dei precari.

Inevitabilmente i tempi di sistemazione saranno lunghi e anche quest’anno avremo studenti senza docenti fino a dicembre.

Verrebbe da dire che codesta procedura è al limite del sabotaggio, sarebbe auspicabile che nuovamente si torni a convocazioni in presenza, con disponibilità chiare e in tempi sensati, perché vale la pena ricordare che lo stesso scempio lo vivranno anche i lavoratori ATA che ad oggi in svariate province di Italia non hanno ancora modo di sapere della loro assegnazione provvisoria e con una fase legata alle immissioni in ruolo che dal 16 agosto sarà telematica portando inevitabilmente anche qui a serie complicanze.

 

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