Riceviamo e pubblichiamo la lettera di un docente precario
E’ iniziata la campagna elettorale, simile a quella del 2018 durante la quale Azzolina citava che i precari vanno stabilizzati secondo direttiva europea 70/99.
https://www.facebook.com/UilScuolaNapoliareaFlegrea/videos/633998320686519
Azzolina ha dichiarato: “una buona parte dei docenti precari sono stati stabilizzati grazie al concorso straordinario, su cui ho insistito tanto. Che, tra l’altro, ha avuto ottimi risultati ” E’ tutto falso.
In quel concorso sono risultati idonei un terzo dei candidati (circa ventimila su oltre sessantamila iscritti), con enorme disparità di valutazione tra le varie commissioni, soprattutto a livello di distribuzione territoriale (al nord, a differenza del sud, percentuali altissime di bocciati) ed enorme disparità di valutazione all’interno della stessa commissione, causa l’eccessiva soggettività, o poca trasparenza, con la quale i commissari hanno attribuito i punteggi; in quest’ultimo caso, non sono mancate strane valutazioni a candidati completamente fuori tema che hanno ottenuto la soglia minima di passaggio (eccone un esempio https://drive.google.com/file/d/1ljO7GLS9g6mKuJPTDcTRqZpoeApn9BQH/view?usp=sharing), in confronto a tanti altri che la stessa commissione ha ritenuto non fossero idonei.
La possibilità di concorrere per il ruolo, dopo otto anni di attesa dei docenti precari a cui è stata negata la possibilità di percorsi abilitanti, è stata un “concorso straordinario”, imposto in piena pandemia da Azzolina e Conte, pieno di insidie con “modalità di selezione assurde”, voluto per bocciare quanto più possibile. Un concorso viziato da numerose irregolarità: i picchi di ricerca su Google, durante la notte prima degli esami, inerenti agli argomenti delle tracce; le mazzette ai commissari https://www.cronachedellacampania.it/2021/04/mazzette-per-superare-il-concorso-nella-scuola-arrestate-due-docenti-a-pompei
Inoltre, il concorso “straordinario 2020”, che di straordinario ha avuto solo il fatto di essere stato imposto in piena pandemia, ha presentato diversi punti critici anche nelle modalità di svolgimento: le griglie di valutazione davano l’assegnazione di un punteggio al di sotto della soglia di passaggio anche per piccole imprecisioni o piccole lacunosità; i contenuti richiesti basati sul nozionismo, dato che spesso non era richiesta una propria opinione, una propria idea ma principalmente si chiedeva di descrivere, elencare; la mancanza di tempo per riflettere, dato che bisognava scrivere di getto come se fosse una prova per stenografi.

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