
Scuola, PSI: “Ancora una volta, i principali Sindacati della scuola sono costretti a proclamare lo sciopero generale, per il 30 maggio”
Il Ministro Bianchi si dichiara stupito di tale decisione ma noi socialisti già da tempo denunciamo la situazione di caotica inadeguatezza in cui il personale della scuola pubblica italiana è costretto ad operare.
Il Decreto reclutamento non prevede un vero piano per risolvere il precariato che anzi viene oberato da contorti percorsi formativi per arrivare al ruolo, sono inoltre previsti importanti tagli all’organico di diritto ed è prevista la riduzione degli importi della carta docente, strumento che andrebbe invece esteso a tutti i precari con supplenze annuali.
Il PSI presenterà i suoi emendamenti al provvedimento approvato dal Governo.
Le priorità: eliminare la precarietà che devasta dal punto di vista didattico ed organizzativo le scuole; restituire dignità agli stipendi di chi opera in un settore nevralgico come quello della scuola pubblica; puntare sulla formazione volontaria e condivisa; salvaguardare la “Carta docenti” e l’organico potenziato.
Le risorse per il reclutamento e la formazione non possono essere reperite tagliando i pochi fondi e le scarse risorse umane disponibili. Se realmente si pensa realmente di voler sostenere un’Istruzione pubblica all’altezza del suo compito, i fondi vanno trovati altrove. Sulla scuola pubblica non si risparmia, si investe. Così, in una nota Luca Fantò Referente nazionale PSI scuola, scuola e università.

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