Sotto inchiesta l’algoritmo fallace che ha regolato la mobilità del personale docente nel 2016. Alla luce delle dichiarate criticità le indagini messe in atto dalla Commissione Europea sulla Petizione n. 1233 del 2017, in data 17 giugno 2021, la commissione giudicante emette la risposta e rimanda la risoluzione del problema al Ministero dell’Istruzione italiano sollecitando, però, la Commissione Europea, stessa, alla definizione di una legge di carattere europeo affinché sia disposto un quadro normativo chiaro sull’intelligenza artificiale, con un regolamento che vada a disciplinare in maniera unitaria l’utilizzo degli algoritmi all’interno dell’Unione Europea al fine di ridurre sistemi computerizzati inefficaci e approssimativi che possano ledere i diritti fondamentali dei cittadini europei. È questa una proposta depositata, nell’aprile del 2021, che se vedrà il varo garantirà un sistema basato sulla trasparenza dei dati e sull’impiego del controllo umano che non potrà essere derogato totalmente da nessuna intelligenza artificiale specie per i sistemi ad “alto rischio” ossia tutti quei procedimenti che includono la selezione puntuale per il reclutamento del personale con fattori decisionali soggettivi.

 

L’Europarlamentare del Gruppo Verdi, Alleanza Libera Europa, Eleonora Evi, dichiara: “L’algoritmo non è stato sottoposto al controllo umano presentando quindi diversi profili di potenziale violazione del diritto europeo incluso il regolamento sulla protezione dei dati. È questa una dimensione tutta europea che può e deve essere indagata dalla Commissione Europea. Che la petizione rimanga aperta – conclude – la deputata Eleonora Evi, affinché si possano evitare che condizioni analoghe si ripresentino in futuro e anche affinché adeguati meccanismi compensatori vengano messi in atto. Reitero la richiesta che venga disposto l’invio della lettera al Ministro dell’Istruzione”.

 

In merito alla petizione n 1233, del 2017, presentata dalla prof.ssa Filomena Pinca, sulla presunta disuguaglianza di trattamento legata alla legge di riforma delle scuole italiane, la pronuncia del Presidente della Commissione Europea Permanente sulle inchieste delle Petizioni, l’On. Dolores Moteserrat, del Gruppo PPE, risuona come quello di un capitolo della scuola ancora aperto al quale il Parlamento Italiano non trova risposte adeguate. L’Europarlamentare, Dolores Monteserrat, conclude: “La commissione rimarrà aperta e sarà inviata una lettera al Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, affinché dia risposta per la tutela di 23000 docenti italiani”.

Video Accoglimento della denuncia presentata alla Commissione Europea

 

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