
Arcangeli| Scuola, precari: “Il Ministro della Pubblica Istruzione conferma di essere ostaggio”
“Il Decreto Sostegni bis approvato dal Consiglio dei Ministri del 20 maggio scorso, per quel che riguarda la scuola, è il più clamoroso schiaffo al precariato che ci si potesse immaginare, un’offesa alla decenza e alla dignità delle persone. C’è perfino chi ha avuto il coraggio di parlare di una (mini)sanatoria. Il Ministro della Pubblica Istruzione conferma di essere ostaggio di un Movimento 5 Stelle che, complice un Pd irriconoscibile, continua a dettar legge in materia d’istruzione.”
“La classica ciliegina sulla torta. Le modalità concorsuali prevedono, in sostituzione della o delle prove scritte previste a legislazione vigente, il “sostenimento e superamento di una unica prova scritta con più quesiti a risposta multipla, volti all’accertamento delle conoscenze e competenze del candidato sulla disciplina della classe di concorso o tipologia di posto per la quale partecipa, nonché sull’informatica e sulla lingua inglese. Non si dà luogo alla previa pubblicazione dei quesiti. L’amministrazione si riserva la possibilità, in ragione del numero di partecipanti, di prevedere, ove necessario, la non contestualità delle prove relative alla medesima classe di concorso, assicurandone comunque la trasparenza e l’omogeneità in modo da garantire il medesimo grado di selettività tra tutti i partecipanti. La prova è valutata al massimo 100 punti ed è superata da coloro che conseguono il punteggio minimo di 70 punti” (art. 59, comma 10, lettera a).”
“Inutile ogni commento sulla riapparizione delle crocette e sulla non contestualità delle prove. Il richiamo alle competenze e alle conoscenze? In un contesto del genere non è neanche una presa in giro, non fa nemmeno ridere: fa indignare. E sono curioso: data la moltiplicazione dei pani (“anno di formazione e prova”) e dei pesci (prova disciplinare), osserverò bene, giorno dopo giorno, quel che vedremo accadere circa le voci formazione e prova.”
“Sarebbe questa la scuola affettuosa del ministro Bianchi? Rispondo, a futura memoria, con Giuseppe Parini: Quando poi d’età carco / il bisogno lo stringe, / chiede opportuno e parco / con fronte liberal che l’alma pinge; // e se i duri mortali / a lui voltano il tergo, / ei si fa, contro ai mali, / de la costanza sua scudo ed usbergo” (“La caduta”).
“Mi pare una descrizione perfetta della dignità di tutti gli insegnanti precari che da anni, ogni giorno, contribuiscono in modo determinante a mandare avanti la scuola.”

Massimo Arcangeli è professore ordinario di Linguistica italiana presso la Facoltà di Lingue e Letterature straniere dell’Università di Cagliari. Dal 2008 al 2010 ha ricoperto l’incarico di Preside della Facoltà di Lingue e Letterature straniere dell’ateneo cagliaritano. Linguista insigne, scrittore affermato, critico letterario e profondo conoscitore del tessuto sociale, della scuola ed università nel suo complesso, nominato Socio Onorario dell’Associazione La Voce della Scuola